“L’intelligenza artificiale si trova dovunque oggi e sta accelerando lo sviluppo della biologia sintetica, della nanotecnologia e delle neuroscience tra le molte. L’IA è la simulazione dei processi dell’intelligenza umana da parte di una macchina. Nel 2022 è stato possibile prevedere le tipologie e i modelli di apprendimento del deep learning, abbiamo dunque una IA che per I biochimici ad esempio può risolvere i problemi sui legami tra proteine, sulle previsioni meteorologiche. Nell’agricoltura alcune applicazioni sono quelle sulla agricoltura di precisione, sulle analisi dei terreni, sulla prevenzione delle malattie o sul controllo dei raccolti, ecc.”
Così Wendell Wallach (Co-Director, AI and Equality Initiative Carnegie; Chair Technology and Ethics Research Group, Yale University) nel corso del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione organizzato da Coldiretti a Roma.
“L’IA può creare inoltre delle efficienze sul profilo energetico. Se poi consideriamo la gestione della catena della distribuzione, calcolando anche quanto successo in Ucraina, si potrebbero prevenire le morti per fame.
L’etica delle IA riguarda la massimizzazione dei benefici, la mitigazione dei danni e delle conseguenze indesiderate per la società.
Parliamo della biologia sintetica riguardo la creazione di cibo artificiale. Per esempio si utilizzano Ogm e si modifica velocemente il dna delle piante, andando a creare nuovi prodotti biologici di origine vegetale e animale con una velocità incredibile.
Possiamo poi considerare la creazione di insetti che non portano febbre gialla o malaria e quante vite che potrebbero essere salvate se dessimo loro i drive genici per correggere tutta una serie di problematiche. Oppure pensiamo alle locuste che devastano in alcune parti del mondo interi raccolti, potremmo allora introdurre una specie di locuste che non produce larve grazie al supporto dell’ingegneria biologica sintetica.
C’è tutto un ventaglio di questioni etiche e l’intelligenza artificiale aprirà un panorama di soluzioni inesplorate.