News27 Ottobre 2023 18:50

Intelligenza artificiale, oggi prima riunione Comitato esperti ONU: dentro Google e OpenAI. Ma arriva appello scienziati su etica e regolamentazione

Nella giornata di oggi si è insediato ed ha svolto la prima riunione operativa il Comitato di Esperti per l’Intelligenza artificiale voluto dall’Onu per studiare una rivoluzione tecnologica che sta già avendo un importante impatto sulla nostra vita quotidiana, ma che aumenterà ancora di più la sua importanza nel corso dei prossimi anni.

L’aumento della potenza di calcolo infatti renderà questo strumento sempre più potente e autonomo e, se da un lato aiuterà gli essere umani ad accelerare lo sviluppo della conoscenza, dall’altro si aprono una serie di dubbi sulla imparzialità e l’etica.

La prossima settimana il Regno Unito ospiterà “The AI Safety Summit 2023” il maggior evento globale dedicato all’AI, che si terrà l’1 e 2 novembre a Bletchley Park, Buckinghamshire, con la partecipazione di oltre cento rappresentati governativi, che discuteranno dei possibili rischi sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Intanto l’Onu ha diramato la composizione del Comitato dei 39 esperti ed emergono nomi noti, come francescano Paolo Benanti. Colpisce però la presenza dei rappresentati di quelle big tech che stanno investendo pesantemente su questa rivoluzione, come James Manyika, vicepresidente di Alphabet, proprietaria di GoogleMira Murati, la responsabile tecnologica di OpenAI, la creatrice di ChatGPT, Natasha Crampton, responsabile AI di Microsoft.

 Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha annunciato la creazione di un nuovo organo consultivo sull’IA per sostenere gli sforzi della comunità internazionale nel governare l’intelligenza artificiale. “Per le economie in via di sviluppo, l’IA offre la possibilità di superare tecnologie obsolete e di portare servizi direttamente alle persone che ne hanno più bisogno. Il potenziale di trasformazione dell’IA in senso positivo è difficile da comprendere. E senza entrare in una serie di scenari apocalittici, è già chiaro che l’uso malevolo dell’IA potrebbe minare la fiducia nelle istituzioni, indebolire la coesione sociale e minacciare la stessa democrazia”, ha dichiarato Guterres.

“Per tutte queste ragioni, ho chiesto una conversazione globale, multidisciplinare e multistakeholder sulla governance dell’IA, in modo che i suoi benefici per l’umanità – tutta l’umanità – siano massimizzati, e i rischi contenuti e ridotti”.

La formazione dell’organo consultivo sull’IA segna un passo significativo negli sforzi delle Nazioni Unite per affrontare le questioni relative alla governance internazionale dell’intelligenza artificiale. La nuova iniziativa promuoverà un approccio inclusivo a livello globale, attingendo al potere di convocazione unico delle Nazioni Unite come forum universale e inclusivo sulle sfide critiche.

L’Organismo, che riunisce esperti del governo, del settore privato, della comunità di ricerca, della società civile e del mondo accademico, grazie alla sua composizione globale, di genere e interdisciplinare, potrà svolgere un ruolo unico nell’aiutare l’intelligenza artificiale a lavorare per l’umanità.

I compiti immediati dell’Organismo comprendono la creazione di un consenso scientifico globale sui rischi e le sfide, l’aiuto a sfruttare l’IA per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e il rafforzamento della cooperazione internazionale sulla governance dell’IA. L’Organismo contribuirà a creare un ponte tra le altre iniziative esistenti ed emergenti sulla governance dell’IA e pubblicherà raccomandazioni preliminari entro la fine del 2023 e raccomandazioni finali entro l’estate del 2024, prima del Vertice del Futuro. La prima riunione dell’Organismo si terrà il 27 ottobre 2023.

Il timore di un utilizzo improprio, di una manipolazione o di una possibile perdita di controllo da parte dell’umanità non è infondato, tanto che un gruppo di ricercatori e scienziati ha pubblicato un appello in cui vengono ribaditi i “rischi derivanti dai prossimi sistemi avanzati di IA. Esaminiamo i danni sociali su larga scala e gli usi dannosi, nonché la perdita irreversibile del controllo umano sui sistemi di IA autonomi. Alla luce dei rapidi e continui progressi dell’IA, proponiamo priorità urgenti per la R&S e la governance dell’IA“.

Lo scenario disegnato in questo appello è preoccupante: “Abbiamo urgentemente bisogno di istituzioni nazionali e di una governance internazionale che applichino standard per prevenire imprudenze e abusi. Molte aree tecnologiche, dai prodotti farmaceutici ai sistemi finanziari e all’energia nucleare, dimostrano che la società richiede e utilizza efficacemente la governance per ridurre i rischi. Tuttavia, attualmente non esistono quadri di governance comparabili per l’IA. Senza di essi, le aziende e i Paesi potrebbero cercare di ottenere un vantaggio competitivo spingendo le capacità dell’IA a nuovi livelli e tagliando i ponti con la sicurezza, o delegando ruoli chiave della società a sistemi di IA con una scarsa supervisione umana“.