L’Intelligenza artificiale fondata da Elon Musk (e poi dallo stesso messa al bando) ha le idee chiare in merito ai flussi migratori e alla sostituzione etnica. Il servizio di chat “amichevole” basato sulla tecnologia OpenAi GPT4 in grado di redigere un articolo giornalistico in circa 5 secondi sulle indicazioni dell’utente mantenendo però una propria ‘coscienza’, nel redigere un articolo ‘mirato’, non ha dubbi: l’arrivo di un gran numero di migranti senza controllo può creare tensioni sociali e aumentare la criminalità organizzata. Per cui serve rafforzare le forze dell’ordine e cooperazione internazionale – specifica – non bisogna generalizzare o discriminare ma essere equilibrati per trovare la giusta convivenza.
“L’arrivo di un gran numero di migranti senza una regolamentazione adeguata può portare a una serie di sfide per un Paese. I flussi migratori non controllati possono sovraccaricare i servizi pubblici, creare tensioni sociali e mettere a dura prova i sistemi di accoglienza. E’ importante affrontare queste problematiche in modo responsabile ed equilibrato cercando soluzioni che garantiscano il rispetto dei diritti umani e degli obblighi internazionali”, scrive l’AI sulla domanda di redigere un articolo giornalistico che affronti il problema, mettendo come focus proprio il rischio che un’immigrazione incontrollata può portare in un Paese in termini di tensioni sociali o aumento della criminalità.
“L’immigrazione incontrollata può portare a un aumento della criminalità ma è importante non generalizzare o discriminare l’intera comunità migrante. Alimentare questa sfida richiede politiche migratorie efficaci, rafforzamento delle forze dell’ordine, integrazione dei migranti nella società italiana e cooperazione internazionale. E’ fondamentale adottare un approccio equilibrato che garantisca la sicurezza dei cittadini italiani proteggendo al contempo i diritti umani dei migranti e promuovendo la convivenza tra tutte le comunità presenti nel Paese”, prosegue, sempre su domanda specifica.
E proprio nei giorni in cui l’Istituto Universitario Europeo di Fiesole (EUI) ha avviato un dibattito interno su un tema che sta scatenando reazioni contrastanti: la rinominazione della festività cristiana più conosciuta, il Natale, facendo scoppiare la polemica politica sul mantenimento della cultura e delle tradizioni italiane, abbiamo provato a chiedere all’Intelligenza artificiale cosa pensa della sostituzione etnica nel redigere un articolo.
Riguardo ai timori di sostituzione etnica, l’AI spiega che “il concetto di sostituzione etnica si riferisce all’idea che l’arrivo massiccio di migranti possa portare a una trasformazione demografica tale da mettere in pericolo l’identità culturale e la coesione sociale di un Paese. Questo argomento spesso alimenta paure e preoccupazioni riguardo al mantenimento della cultura, dei valori e delle tradizioni italiane. Tuttavia è importante considerare anche il contesto storico e il contributo positivo”.
Per l’intelligenza artificiale l’immigrazione incontrollata e illegale aumenta il pericolo di infiltrazione criminale nel paese. ChatGPT, di proprietà di OpenAI, è una delle AI più utilizzate al mondo e può essere utilizzata per la creazione di articoli su diversi argomenti. Interrogata sulle conseguenze di un flusso migratorio non regolamentato e sulla questione della sostituzione etnica, ha generato un testo in cui, pur sottolineando alcuni dubbi generali su un flusso incontrollato e sulla necessità di una politica migratoria efficace, sottostima inizialmente le conseguenze di un possibile cambiamento demografico del paese. Solo dopo una ulteriore richiesta provvede a correggere il contenuto, dato che il primo testo generato non entra nella specificità di un cambiamento che rischia di mutare l’assetto sociale dei paesi di destinazione.
D’altronde a parlare di sostituzione etnica è stato proprio Elon Musk che in diverse occasioni ha paventato il rischio che “gli italiani possano sparire”.
E’ bene ricordare – citando la Treccani – come “il gruppo etnico viene percepito nell’immaginario collettivo come un aggregato sociale omogeneo, i cui membri condividono una cultura, una storia, una lingua, un territorio, una religione ecc. e rivendicano per questo una identità comune”.
La Treccani specifica anche come “la definizione dell’antropologia della fine del 19° sec. secondo la quale si intendeva un “raggruppamento umano (dal gr. ἔθνος «razza, popolo») distinto da altri sulla base di criteri razziali, linguistici e culturali definizione, tuttora impropriamente ma correntemente usata, è stata sottoposta a radicale revisione dall’antropologia contemporanea”.
https://www.treccani.it/enciclopedia/etnia/