News8 Maggio 2023 19:46

Festival Sviluppo Sostenibile, ASviS, Merlo (Federlogistica): “Settore marittimo innova, ma servono interventi pubblici. Rivedere aiuti di Stato per stare al passo con concorrenza straniera”

“Il settore marittimo è tra i più interessati dai processi di trasformazione e per questo anche come compagnia stiamo intervenendo molto sul rinnovo delle flotte. Cento navi nel settore merci container nei prossimi quattro anni, che avranno la possibilità di andare con una propulsione diversa. Lo stesso adeguamento delle flotte esistenti. La nostra compagnia, che è la prima al mondo per quel che riguarda il traffico merci, sta crescendo negli altri comparti e copre tutti i settori del trasporto: quello dei container, quello dei traghetti, le crociere, i collegamenti con le isole. Sono dinamiche diverse ma hanno tutte un gran bisogno di risposte che riguardano quale sarà il carburante del futuro. Noi stiamo operando molto dal punto di vista tecnologico per investire su navi che avranno diverse modalità, anche se oggi non c’è una modalità definita, che sia l’ammonia, che sia l’idrogeno, o che sia il biofuel. Stiamo sperimentando tutte queste ipotesi con un percorso di transizione. Quindi un grande investimento di carattere tecnologico, di rinnovo e di adeguamento delle flotte. L’altro aspetto è l’intermodalità. Come compagnia abbiamo investito in Italia e in altri paesi costruendo la nostra compagnia ferroviaria-merci. Perché l’intermodalità, il combinato mare-ferro aiuterà molto a ridurre le distanze, a consumare meno e a dare un contributo significativo all’ambiente”. Lo ha detto Luigi Merlo, direttore dei rapporti istituzionali per l’Italia di Gruppo MSC e presidente di Federlogistica, intervenendo alla prima giornata del Festival dello Sviluppo sostenibile organizzato da ASviS a Napoli.

“Il terzo aspetto – continua Merlo – riguarda gli effetti del cambiamento climatico. Si sta ragionando molto poco sugli effetti del cambiamento climatico, soprattutto nel Mediterraneo, che uno dei mari che si riscalda di più, che si innalzerà di più e che avrà fenomeni molto violenti dal punto di vista delle tempeste. Lavoriamo molto sulle modifiche delle rotte. Lavoriamo molto sugli elementi di previsione per anticipare la possibilità di cambiare le nostre rotte, ma andrebbero adeguati i porti. Da questo punto di vista uno delle grandi opportunità è quello dell’elettrificazione delle banchine. È uno degli interventi previsti dal PNRR. Non tutti sanno che l’80% delle navi da crociera sono già pronte oggi per allacciarsi alle banchine, ma ad oggi non c’è ancora un porto italiano attrezzato per l’elettrificazione delle banchine. Speriamo che questi interventi del PNRR siano tra quelli che possano essere realizzati in tempi brevi. Il PNRR ha previsto anche una contribuzione per il rinnovo flotte di alcuni mezzi, soprattutto traghetti e di medio e corto raggio. Anche in questo caso, per ora, un terzo delle risorse sono state impiegate perché ci sono forti limitazioni, soprattutto legate alla cantieristica, agli aiuti di Stato”. “ Con il ministro Fitto”, fa sapere il presidente di Federlogistica, “abbiamo già ragionato perché ci dovrebbe essere un secondo bando di utilizzo di queste risorse. C’è un grande bisogno di rinnovare queste flotte. Abbiamo bisogno che questo avvenga, però con condizioni paritetiche. La Germania ha già aperto alcune opportunità che vanno oltre ai condizionamenti degli aiuti di Stato. Credo che l’Italia si debba adeguare. È assurdo che la nostra flotta debba essere sempre costruita in Cina. Ci sono grandi opportunità, grandi conoscenze come Fincantieri, che possiamo sfruttare in maniera molto rilevante. Nel settore crocieristico abbiamo già commissionato a Fincantieri due navi ad idrogeno. Il tema vero è se quando le navi saranno pronte, tra pochi anni, ci sarà l’idrogeno, soprattutto verde, disponibile. È una grande sfida, è un grande azzardo, però è anche la volontà, dimostrata, di voler arrivare al grande obiettivo di emissioni zero nel 2050 e di costruire delle navi da crociera che, per quel che riguarda il trattamento delle acque, per quel che riguarda il trattamento dei rifiuti e per quel che riguarda le emissioni, sono pari a Comuni piccoli e medi di 8000 abitanti che hanno tecnologie avanzate che oggi nessun Comune terrestre può vantare. Quindi la ricerca e l’innovazione stanno continuando in maniera operativa. Speriamo che sul fronte terrestre gli interventi pubblici siano in grado di raggiungere gli obiettivi che ci stiamo dando”.