“Noi insistiamo molto su un’Europa che possa avere una politica industriale e una politica agricola che siano compatibili con la lotta al cambiamento climatico. Ma deve essere una lotta basata sul pragmatismo e non sul fondamentalismo ideologico, perché così non si aiuta il lavoro e non si combatte bene il cambiamento climatico. Una politica industriale che permetta di creare lavoro”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al forum della Cna di Roma.
“Il primo problema è quello della creazione di posti di lavoro in Italia e in Europa”, ha rimarcato Tajani. “Poi serve in Europa anche un’armonizzazione fiscale. Basta con i paradisi che fanno fuggire dalle nostre città imprese per pagare meno tasse. Armonizzazione fiscale significa che in tutta Europa si pagano le stesse tasse”.
“Poi c’è il grande tema della difesa europea”, sottolinea il vicepremier, “che rappresenta una priorità. Ne abbiamo parlato a lungo anche qui perché la sicurezza riguarda i nostri cittadini all’interno del nostro Paese. Penso alle stazioni, penso alle nostre donne. Ma abbiamo anche un problema di sicurezza delle nostre merci. Abbiamo dato vita al progetto Aspides nel mar Rosso e a Suez per proteggere le nostre esportazioni. Ecco, questo è un passo verso la difesa europea”.