“Con Confcooperative abbiamo fatto un lavoro molto positivo nella costruzione delle scelte perché all’interno della nuova governance del PNRR, nella cabina di regia, Confcooperative ha avuto un ruolo, come tutti i nostri interlocutori, di suggerimento, di stimolo, sia nella fase della revisione del piano che del raggiungimento degli obiettivi del PNRR”. Lo ha detto il ministro per il Sud e gli affari europei Raffaele Fitto.
“Siamo in una fase molto importante”, prosegue Fitto, “perché con il varo del ‘decreto Coesione’ abbiamo riorganizzato i tre grandi programmi finanziari dal punto di vista degli investimenti: il PNRR, la coesione, il Fondo di sviluppo e coesione. Quindi li abbiamo anche messi in raccordo gli uni con gli altri, in una visione unica. All’interno di questo il mondo della cooperazione ha sicuramente un protagonismo essenziale su diversi aspetti e diversi ambiti. A partire da un elemento che noi riteniamo importante, per quello che riguarda anche le aree più deboli del Paese. Penso allo sforzo che il Governo sta mettendo in campo nell’attuazione della ‘”‘Zona economica speciale unica’, che è l’intero Mezzogiorno e contemporaneamente al Piano strategico per le aree interne, cioè per tutti quei comuni che rischiano, con lo spopolamento, uno svuotamento ed una mancanza di prospettiva e di futuro”.
“Il Governo lavora per garantire servizi efficienti ed efficaci in questi territori e quindi per creare le condizioni per far ricrescere un contesto sociale e soprattutto economico. In questo il mondo della cooperazione può essere assolutamente protagonista”, conclude il ministro.