News27 Settembre 2023 16:02

Piano Mattei, Tajani: Africa una priorità, al centro della nostra politica estera. Progetti dall’agroindustria alla transizione fino alla formazione

“L’Africa è una priorità per gli interessi nazionali e gli equilibri globali. Il governo l’ha messo fin dall’inizio al centro della politica estera italiana, con un nuovo approccio: ascoltare, rispettare e costruire insieme. Da qui un fitto calendario di visite e incontri. Come ho già sottolineato in ambito internazionale serve un impegno globale per l’Africa e contro i trafficanti di esseri umani.”

Così il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani nel corso del Question Time alla Camera.

“L’Africa è stato il tema principale di tutti i nostri colloqui bilaterali, molti dei quali con capi di stato Africani. Un dialogo continuo insomma. Ho riunito in due occasioni tutti gli ambasciatori africani per rendere operative collaborazioni nei settori di interesse comune.

Ecco cosa significa il Piano Mattei, niente paternalismi o atteggiamenti predatori ma un vero partenariato. Una relazione tra pari.

L’Africa vista con occhi africani, in questa logica condivideremo alcune proposte coi governanti africani al vertice di Roma del 5 e 6 novembre. E con loro lo svilupperemo.

Sono numerose le aree di intervento: agro industria, transizione energetica, lotta ai cambiamenti climatici, infrastrutture fisiche e digitali, formazione professionale e cooperazione scientifica e accademica.

Vogliamo mettere a sistema le attività che l’Italia realizza orientandole su priorità condivise e mobilitare nuove risorse, non solo pubbliche. Vogliamo incrementare le join venture per trasformare in loco le materie prime e collaboratori africani. La crescita è lo strumento più efficace per la stabilizzazione delle aree di crisi, mitigando così le cause della migrazione e contrastare il radicalismo.

L’Africa è il primo beneficiario delle nostre attività, abbiamo 400 iniziative a dono e più di 40 progetti a credito per un totale di circa 2 miliardi di euro.

Ma l’Italia non può farcela da sola, occorre un piano Marshall per l’Africa. Occorre una più vasta azione europea e globale.”