News20 Giugno 2024 18:55

Assocarta, presidente Poli: Italia della carta ancora protagonista, ma serve sostegno istituzioni. VIDEOINTERVISTA

“Veniamo da un passato battagliato, ma con dei risultati che parlano da soli. Abbiamo scalato l’Europa e l’abbiamo scalata con la sostenibilità. L’abbiamo scalata a dispetto di tutte le difficoltà a essere europei su tutti i fronti del costo. Mi riferisco in particolare all’energia ma potrei dire anche al costo del lavoro piuttosto che al costo sulle materie prime. Nonostante questo, l’Italia della carta riesce ancora a essere estremamente protagonista dei mercati europei ed extraeuropei. Energia e competitività devono per forza essere allineate. Produrre carta significa utilizzare fibra, sudore, energia ed acqua. L’acqua, facciamo finta che abbia lo stesso costo in Europa. L’energia chiaramente invece produce delle differenziali estremamente forti fra le singole nazioni. Si è discusso molto oggi durante la nostra Assemblea e da parte delle istituzioni come non sia questa cosa legata solo esclusivamente al mix produttivo per le nazioni. È vero che chi ha il nucleare è favorito, è vero che ha più rinnovabili di noi è favorito, ma è vero che sotto un prezzo differente per le singole nazioni c’è una scelta politica: la scelta politica di sostenere le filiere energivore. Per cui noi ci aspettiamo, data la presenza delle istituzioni alla nostra Assemblea e date le parole che abbiamo sentito, che ci sia sul serio un cammino per riavvicinarci a dei parametri che possono essere quelli europei. Circa la competitività delle aziende italiane a confronto con l’Estero, se guardiamo il panel delle nostre aziende non possiamo non notare che c’è stata un certo cambio delle proprietà su tanti stabilimenti e su tante aziende. Molte famiglie sono uscite, molte aziende internazionali sono entrate, molti fondi di investimento sono entrati sulle proprietà dei nostri stabilimenti cartari. Però non considerate le mie parole se non con l’ottimismo di vedere che i nostri stabilimenti sono estremamente appetibili da parte di tanti investitori diversi, e sono profondamente appetibili a tal punto che stabilimenti dismessi, totalmente dismessi in Italia negli ultimi anni ce ne sono stati veramente pochi. Al contrario dell’Europa, dove invece ci sono stati molti dismessi, spesso definitivamente abbandonati. Questo significa che la competitività del nostro settore resta ancora un qualcosa di valido, un qualcosa che deve essere supportato, che deve essere coltivato da parte delle istituzioni con delle politiche industriali che continuino a sostenere il nostro settore”. Lo ha detto il presidente di Assocarta Lorenzo Poli durante l’Assemblea di Assocarta su sicurezza energetica e decarbonizzazione.