News19 Giugno 2024 16:45

Ex Ilva, Urso: confermo interesse player internazionali, 1 mld per prodotti carbon neutral da 2028

“Confermo quanto avevo annunciato ai lavoratori dell’ex Ilva. Gli stabilimenti sono stati visitati nei giorni scorsi da player internazionali particolarmente importanti sul piano industriale, che si sono dimostrati interessati all’acquisto. Questo è stato possibile anche grazie al fatto che l’avvio della gestione commissariale a febbraio ha garantito il rilancio della macchina, con piani significativi di manutenzione degli stabilimenti e di salvaguardia degli stessi e dei lavoratori. Noi sappiamo che si tratta di asset che hanno un valore strategico in Italia e in Europa. E contano 9 siti produttivi, logistici e centri di servizio tra i quali certamente su tutti lo stabilimento di Taranto”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso durante il question time alla Camera rispondendo a un’interrogazione sulle iniziative volte a promuovere investimenti qualificati negli stabilimenti ex Ilva, al fine di rilanciare la produzione, favorire l’occupazione e promuovere l’innovazione sostenibile.

“Taranto”, prosegue Urso, “è l’impianto con la maggiore capacità nominale in Europa, leader nella produzione di acciai piani, dotato di un network logistico integrato, caratterizzato inoltre da un posizionamento geografico strategico e da infrastrutture fortemente competitive. Lo stabilimento peraltro, come hanno accertato i player internazionali, grazie anche all’intervento dello Stato, è dotato di presidi realizzati in esecuzione del Piano ambientale che hanno portato alla copertura, unica in Europa, dei parchi minerari e a una drastica riduzione delle problematiche ambientali”.

“I commissari”, aggiunge il ministro, “stanno completando i residui interventi e hanno nei giorni scorsi provveduto a tutto ciò che necessità per il riesame dell’Aia, ivi compresa la valutazione di rischio sanitario. I commissari hanno inoltre elaborato e presentato, anche ai fini del prestito ponte, un piano industriale con l’obiettivo di ristabilire le condizioni migliori per creare valore all’impianto, sino a giungere a produrre alla fine del prossimo anno 6 milioni di tonnellate attraverso un’espansione dei prodotti verticalizzati e la piena riattivazione delle linee produttive dei siti di Taranto, Genova e Novi. Poi, nel 2028, una gamma di prodotti carbon neutral ottenuti da ciclo preridotto a forno elettrico sarà offerta per la prima volta sul mercato italiano. Per questo è previsto un finanziamento di 1 miliardo di euro a carico del Fondo di sviluppo e coesione per la realizzazione, appunto, di un impianto di produzione di preridotto”.

“Sono disponibili”, precisa Urso, “per chiunque si aggiudicherà gli asset produttivi finanziamenti significativi attraverso i contratti di sviluppo per circa 700 milioni di euro. Ulteriori risorse potranno giungere dal Fondo di coesione e sviluppo, ovviamente nei limiti che l’ordinamento dell’Ue ci impone”.

“Gli impianti dell’ex Ilva costituiscono il contesto ideale per lo sviluppo di una nuova capacità green con forno elettrico alimentato con preridotto. Noi siamo consapevoli del loro valore e proprio per questo li abbiamo salvati da una governance che li stava portando alla definitiva chiusura”.