News18 Giugno 2024 15:39

Made in Italy, Urso: legge quadro che affronta aspetti finanziari, formativi e di contrasto a contraffazione

“Questa legge va nella direzione che Giorgia Meloni ha voluto dare al governo del Paese e al ministero competente per le attività produttive, sin dalla denominazione del Ministero, che infatti oggi è all’inizio di questa legislatura, Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ciò significa che la nostra mission è quella di valorizzare l’attività delle imprese, cioè delle persone che realizzano le attività produttive e della eccellenza del Made in Italy, cioè di quei settori che sono conquistati nel mondo di podio per quanto riguarda la qualità della loro produzione.”

Così Adolfo Urso Ministro Mimit,  in occasione del convegno ‘La nuova legge 206/23 sul Made in Italy’ organizzato a Palazzo Piacentini.

“Questa è una legge quadro perché affronta diversi aspetti: l’aspetto finanziario con la creazione del fondo strategico del Made in Italy. L’aspetto formativo, con l’istituzione del liceo del Made in Italy che è già attivo – e questo è un affatto straordinario rispetto a tutte le altre attività che abbiamo svolto nei decenni passati- e i primi corsi appunto saranno attivi sin dall’anno scolastico 2024-2025, mai in precedenza era accaduto una tale celerità in attuazione della normativa di Leggi che riguarda alcuni dei nostri scolastici. L’aspetto del contrasto alla contraffazione e all’Italian Sounding e agli altri fenomeni che colpiscono l’eccellenza del  Made in Italy, attraverso processi di imitazione, che si realizzano nel mondo e anche ovviamente nel nostro Paese.

In questo caso ci sono anche norme che facilitano l’azione dei tribunali che consentono l’utilizzo degli agenti sotto copertura, come accade anche ovviamente, innanzitutto per i fenomeni mafiosi,  al fine di individuare le grandi centrali internazionali della contraffazione-  perché le grandi centrali ne parliamo- e altri dispositivi atti a identificare il prodotto italiano, come quello che si può fare attraverso l’utilizzo più sapiente delle nuove tecnologie digitali.

Questo ai fini di meglio tutelare, valorizzare l’eccellenza del Made in Italy, contrastando anche i fenomeni ovviamente imitativi.

Altro aspetto della legge sono interventi settoriali per la nautica, per il tessile, per l’arredo.Alimentazione, abbigliamento, design, ma  anche automazione, cioè le macchine che servono a creare questi prodotti, come i prodotti tessili, oreficeria, calzatura. Perché dopo aver visto e assaporato i prodotti italiani, hanno cercato di capire con quali macchine erano state realizzate e quindi nel mondo hanno acquistato da noi le macchine utensili italiane. 

Oggi il Made in Italy non è soltanto, certamente, anche e soprattutto, alimentazione, abbigliamento e arredo che sono traino anche le esportazioni italiane.

Ma il Made in Italy anche nel contempo altri settori, sempre più innovativi, per esempio la nautica, la cantieristica italiana, certamente la farmaceutica, l’aerospazio,

Ci sono sempre più settori a più alta densità tecnologica che  si stanno conquistando la leadership a livello globale e che affiancano i settori tradizionali del Made in Italy dedicati alla persona, nella percezione del consumatore globale come settori di eccellenza a livello mondiale. 

Per questo stiamo realizzando altri decreti o provvedimenti che disegnano appieno una politica industriale per consentire al nostro Paese di affermare la sua leadership in Europa e a livello globale. 

Non sfugga ad alcuno che oggi l’economia italiana è quella che manifesta le migliori performance tra le economie europee e in buona parte anche tra le economie dell’Occidente. Lo dimostra la crescita delle nostre esportazioni: noi siamo il Paese che in questi ultimi quattro anni, siamo cresciuti più in termini di export rispetto alle altre potenze occidentali e infatti abbiamo scavalcato la Corea del Sud come quinto grande Paese esportatore.

Questa capacità di coniugare cultura, scienza, arte, tecnologia o se volete in qualche misura arte e impresa, lo ha negli altri, evidenziato nella sua attività e lo evidenzia ogni nostro imprenditore ogni nostro lavoratore nelle opere che realizza. Per questo pensiamo che sia giusto celebrare al meglio. Infatti, in qualche misura analizzando questo provvedimento legislativo centralmente il Made in Italy come un’opera che in qualche misura esemplifica l’espressione dell’italianità nel mondo cultura e impresa insieme, in ogni atto da noi compiuto”.