News18 Giugno 2024 13:44

Dehors, Alleanza Cooperative: bene proroga e linee guida nazionali ma contemperare interessi sociali e culturali

“I bar e i ristoranti nelle piazze sono ormai parte integrante del sistema della bellezza italiano, e connotano il paesaggio urbano e concorrono al decoro e alla vivibilità delle città. Abbiamo riscontrato che ormai i consumi all’aperto, e quindi i dehors, rappresentano una abitudine apprezzata e consolidata. Tornare integralmente al sistema normativo previgente sarebbe a nostro parere rischioso, difficoltoso, oneroso e potrebbe generare dei rischi occupazionali per la tenuta generale del settore. Esprimiamo quindi una condivisione per gli obiettivi e i principi direttivi della norma, che intende definire una disciplina coerente”. Lo ha detto il rappresentante di Alleanza Cooperative durante l’audizione alla Commissione Attività produttive della Camera, nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante Delega al Governo in materia di riordino delle norme relative alla concessione di spazi e aree pubbliche di interesse culturale o paesaggistico alle imprese di pubblico esercizio per l’istallazione di strutture amovibili funzionali all’attività esercitata.

“Auspichiamo che nella definizione della norma complessiva si tenga conto del possibile contributo anche a livello locale delle organizzazioni d’impresa comparativamente più rappresentative per la co-programmazione degli interventi e delle iniziative che concorrano allo sviluppo del settore del commercio e del turismo”, prosegue il rappresentante di Alleanza Cooperative. “In sintesi condividiamo quanto disposto dall’articolo 3, e cioè la proroga dell’efficacia della concessione delle autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico fino al 31 dicembre 2024, o comunque fino alla data di entrata in vigore delle disposizioni di riordino”.

“La nostra è una adesione alla necessità di alcune linee guida nazionali e ci sembra quanto mai importante passare da un concetto di occupazione di suolo pubblico a uno di progettazione del riuso e della valorizzazione invece degli spazi pubblici a interesse culturale”, evidenzia Giovanna Barni, presidente di Alleanza Cooperative Cultura. “Se questo poi avesse delle conseguenze sul codice dei beni culturali, noi siamo d’accordo a percorrere questa strada, purché ovviamente non siano soltanto gli interessi della ristorazione, perché altrimenti arriveremmo alla stranezza per cui anche attività imprenditive di tipo culturale o turistico non sarebbero agevolate e semplificate. È una delle parti dello sviluppo sostenibile a cui i centri storici del paese possono contribuire. Mi riferisco per esempio alle attività di spettacolo, di creatività o artigianali. Quindi le linee guida nazionali sono senz’altro importanti per dare certezza di regole e attuare una certa sussidiarietà tra le diverse istituzioni”.

“Serve una visione a trecentosessanta gradi che contempli un equilibrio tra i diversi interessi economici, occupazionali, ma anche interessi sociali e culturali. Questo equilibrio può essere garantito solo da una normativa di carattere nazionale”, aggiunge Barni, la quale propone la creazione di un “catalogo delle diverse tipologie di dehors, come già alcuni Comuni hanno previsto. Noi quindi auspichiamo delle linee guida che al contempo consentano di prorogare questa opportunità di crescita, ma nello stesso tempo di conciliare questa crescita con altre tipologie di interessi, che sono appunto quelli sociali e culturali. E soprattutto serve una governance, una progettazione partecipata di questi spazi pubblici ad elevato interesse culturale ma anche ormai di sviluppo sostenibile”.