ISMEA4 Giugno 2024 11:50

Mercati, Zaganelli (Ismea): modernizzati negli ultimi 10 anni, ma rapporto conferma numero troppo elevato in Italia

“Perché questo Rapporto? Come Ismea, ci occupiamo e abbiamo sempre più affinato in questi ultimi mesi le capacità di analisi della distribuzione del valore lungo la filiera. Lo abbiamo fatto analizzando anche i canali della vendita diretta, il ruolo della Op, della cooperazione, degli organismi interprofessionali, della contrattazione. Quindi ci è apparso naturale, soprattutto in questo momento in cui si discute sempre di più della necessità di garantire un giusto reddito alla parte agricola, analizzare il ruolo dei mercati all’ingrosso all’interno della filiera agroalimentare. Del resto, l’importanza del ruolo dei mercati nel meccanismo di formazione dei prezzi, come incontro di domanda e offerta, è chiaramente evidente. Italmercati ci ha offerto una possibilità di analizzare tutte le strutture aderenti alla principale rete dei mercati all’ingrosso, della distribuzione e dei centri agroalimentari, che oggi riunisce le 22 principali strutture”.

Lo ha detto la direttrice generale di Ismea Maria Chiara Zaganelli alla presentazione del rapporto di Ismea e Italmercati dal titolo “I mercati all’ingrosso nella filiera agroalimentare” presso il Cnel.


“Obiettivo di questo rapporto è una fotografia di questo sistema, che cerca di capire e indagare le relazioni con gli agricoltori, le funzioni svolte e anche uno stimolo alla riflessione sulle prospettive future, in considerazione anche degli ingenti finanziamenti a carico del Pnrr che riguardano appunto il settore dei mercati all’ingrosso”, aggiunge Zaganelli.
“Nel contesto dell’agroalimentare”, e della sua tenuta nonostante la recente crisi del mar Rosso, con una crescita sostanziale dell’export nei primi mesi del 2024 (+6,2), “il ruolo dei mercati all’ingrosso in Italia è rilevante soprattutto per l’ortofrutta, ma anche per florovivaismo e ittico”, rileva Zaganelli. “L’Italia però sconta un problema di elevato numero di strutture. Ne Contiamo 137, un numero sei volte superiore rispetto ai nostri principali competitor, Spagna e Francia, dove in questi paesi, con 30, si può parlare di un sistema dei mercati all’ingrosso. C’è da dire anche che i mercati all’ingrosso in 15 anni hanno accelerato un cambiamento. Italmercati ha intercettando la possibilità di cambiare, di ascoltare le esigenze degli operatori e quindi sono cambiati i servizi offerti. Questo grazie anche al fatto dell’immediata vicinanza che questi centri hanno rispetto alle imprese di somministrazione di personale, lavorazione dei prodotti agricoli, confezionamento, logistica, ovvero ciò che sta trasformando questi mercati in veri e propri hub agroalimentare”.
“La capacità dei mercati di rispondere alle esigenze della filiera è testimoniata da questa evoluzione degli ultimi dieci anni: molto maggiore la presenza della GDO, molto maggiore anche la presenza della ristorazione di qualità, il fatto che comunque la scelta di posizionarsi in aree strategiche ha fatto sì che alcune catene abbiano scelto di collocarsi, di utilizzare questi spazi per fare le loro centrali distributive”, rileva la direttrice di Ismea. “Quindi l’analisi che vi è stata presentata mostra come siano molte le occasioni, le opportunità da cogliere, le sfide da affrontare per quanto riguarda le aziende agricole che scontano la loro piccola dimensione: la possibilità di offrire servizi, anche semplicemente un cambio di orari, una maggiore flessibilità dell’ingresso delle aziende agricole all’interno del mercato all’ingrosso potrebbe andare incontro alle esigenze delle aziende agricole e anche andare incontro alle esigenze di altri operatori, come la ristorazione di qualità che comunque, in orari più comodi, vuole approfittare per recarsi al mercato e comprare prodotti di prima scelta. Sicuramente la parte del PNRR contribuirà al miglioramento e all’efficientamento di queste reti”, rimarca nuovamente Zaganelli.
“Ultima considerazione, riprendendo anche alcune considerazioni che ha fatto il presidente Brunetta in apertura: i progetti dei mercati all’ingrosso sul PNRR toccano vari ambiti, ma la lotta agli sprechi alimentari e anche i programmi di educazione alimentare sono molto presenti all’interno di queste strutture e contribuiscono ad ampliare la gamma di servizi di questi mercati e il loro ruolo strategico nella filiera”, sottolinea la direttrice Ismea. “In una situazione dove la PAC ha sempre meno strumenti diretti di controllo dei mercati e dei prezzi e di sostegno dei redditi agricoli (abbiamo assistito alle proteste che hanno infiammato le piazze di tutta Europa), gli agricoltori hanno voluto rivendicare la necessità di avere una parte, e sono stati ascoltati grazie al lavoro incessante delle organizzazioni e del Governo nazionale, perché appunto questa PAC potesse segnare una inversione e potesse mostrare più ascolto e più semplicità di accesso. In questo contesto sicuramente occorre aprire una riflessione su come i mercati all’ingrosso possono, nel loro ruolo di filiera agroalimentare, favorire e migliorare una più equa distribuzione del reddito lungo la filiera e garantire e trasparenza nei mercati”.
“L’idea che abbiamo raccolto nelle interviste, cioè la possibilità di creare un osservatorio prezzi online dei mercati all’ingrosso, ci risulta un progetto molto interessante e su questo ISMEA è a disposizione e farà la sua parte qualora appunto vorrà la rete coinvolgerci”, evidenzia Zaganelli. “In questo contesto in cui appunto lo scenario mondiale presenta delle incertezze, la PAC sta cambiando e non si occupa più in maniera attenta ai problemi degli agricoltori o quantomeno è sempre più orientata su misure più selettive e condizionate, meno supporto al reddito, meno supporto ai mercati e ai prezzi, ecco su questo una riflessione sul ruolo che i mercati all’ingrosso possono giocare nella filiera credo che sia importante”.