News30 Maggio 2024 14:57

Confapi, Camisa: con Piano Mattei formiamo personale qualificato in Africa per assumerli nelle nostre aziende. VIDEOINTERVISTA 

“Vogliamo che le piccole e medie imprese giochino un ruolo sempre più centrale, semplicemente perché i dati ci dicono che le piccole e medie industrie pesano per il 65% del valore aggiunto, per il 48% dell’export, per il 76,7% dell’occupazione. Quindi vogliamo quel ruolo e rivendichiamo il fatto che sempre di più in Europa e in Italia si facciano politiche sulle piccole e medie industrie.”

Così il presidente Confapi, Cristian Camisa, a margine dell’Assemblea Nazionale di Confapi, la Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata. 

“Poi oggi abbiamo lanciato alcuni temi. Uno dei temi più importanti sicuramente è legato all’intelligenza artificiale. Abbiamo detto che l’intelligenza artificiale può essere un fattore di sicurezza sul lavoro. Confapi è stata la prima confederazione nazionale a siglare un protocollo con Microsoft e noi abbiamo definito questo nuovo progetto un patto etico tra le istituzioni, i sindacati, le associazioni di categoria affinché attraverso l’intelligenza artificiale predittiva, noi si riesca a prevenire una parte degli infortuni sul lavoro. Sarebbe un gran risultato per Confapi, ma un gran risultato per il Paese. 

Oggi inoltre, con la firma dell’accordo con Bvmw, è un giorno storico perché Confapi, è nella cabina di regia del Piano Mattei, uno dei temi è la formazione e più del 60% delle nostre aziende non trova personale qualificato. Quindi attraverso il Piano Mattei noi vogliamo fare una prima sessione di formazione in loco in Africa sulle specifiche esigenze delle nostre aziende, per poi fare una seconda sessione di formazione nelle nostre associazioni e mettere le persone a disposizione delle nostre aziende. 

Oggi abbiamo firmato un protocollo d’intesa con la piccola e media industria tedesca, un protocollo di cooperazione complessiva con l’associazione del Paese più importante dal punto di vista manifatturiero, ma che soprattutto è un accordo sull’Africa perché l’associazione tedesca è già presente in nove Paesi con influenza su 25 Paesi africani. Quindi con questo accordo, a partire dalle prossime settimane potremo cominciare a fare formazione e dare una risposta concreta ai nostri imprenditori, alle nostre imprese.”