In Parlamento29 Maggio 2024 10:21

Transizione 5.0, interrogazione Casasco (FI): su tempi adozione disposizioni applicative Piano

CASASCO, SQUERI e BATTILOCCHIO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   con l’articolo 38 del decreto-legge n. 19 del 2024 è stato approvato il Piano «Transizione 5.0», nel quale è previsto un credito d’imposta in favore delle imprese che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che conseguano una riduzione dei consumi energetici;

   la misura è disposta in attuazione della decisione del Consiglio Ecofin dell’8 dicembre 2023 e in relazione all’investimento 15 – «Transizione 5.0», della missione 7 – REPowerEU, finalizzato alla transizione dei processi produttivi verso un modello sostenibile. Il Piano dispone di un budget di 6.300 milioni di euro, puntando a raggiungere un risparmio energetico cumulato di 400.000 tep (tonnellate di equivalente in petrolio);

   l’articolo 38 citato affida la definizione delle modalità attuative della disposizione a un decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, da adottare, entro il 1° aprile 2024, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, che tuttora non è stato emanato;

   per accedere al contributo, le imprese presentano apposita documentazione, in via telematica, sulla base di un modello standardizzato messo a disposizione dal Gestore dei servizi energetici, anch’esso al momento non disponibile;

   nelle more della piena attuazione della misura, con il comma 3-bis dell’articolo 6 del decreto-legge n. 39 del 2024, sono state introdotte disposizioni volte a specificare il regime delle comunicazioni e si è precisato che gli investimenti agevolabili devono essere effettuati dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025;

   gli interroganti ritengono che una crescita più robusta, in grado di innalzare redditi e salari e favorire una maggiore occupazione, si realizzi migliorando la competitività delle imprese italiane, della quale l’efficienza energetica, in regime di alti costi dell’energia, è elemento decisivo;

   sono quindi assolutamente condivisibili le misure per rafforzare il sistema produttivo nazionale, così come lo erano i precedenti, positivi, interventi a sostegno dell’innovazione nelle imprese («Industria 4.0» e «Transizione 4.0»);

   il nuovo presidente di Confindustria, Orsini, ha fatto presente che gli imprenditori stanno attendendo le citate disposizioni attuative per poter fare gli investimenti, sottolineando che si tratta di misure legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza, che scade nel 2026, mentre il sistema produttivo italiano avrebbe bisogno di misure che abbiano una visione di lungo periodo –:

   quali siano i tempi di adozione del complesso delle disposizioni applicative del Piano «Transizione 5.0» e se non ritenga opportuno ampliarne l’orizzonte temporale.
(3-01234)