“Il saper fare manifatturiero, quello che noi chiamiamo un talento del fare, che è un patrimonio che va preservato, tutelato e tramandato alle future generazioni. Ecco oggi quindi dobbiamo lavorare insieme, anche con le istituzioni da un lato per stimolare la vocazione dei giovani verso questi mestieri che spesso non vengono considerati e dall’altro per migliorare i percorsi formativi, rendendoli sempre più adatti alle esigenze delle imprese.”
Così a PMI NEWS il Presidente di Altagamma, Matteo Lunelli, a margine della Giornata Altagamma 2024 – “Pensare con le mani: i lavori manifatturieri oggi”.
Ecco su queste due direzioni dobbiamo lavorare come Fondazione Altagamma. Noi stiamo dando un nostro contributo abbiamo creato un progetto che si chiama “adotta una scuola” in cui vogliamo avvicinare il mondo della scuola e dell’impresa, in cui un nostro brand adotta una scuola e la scuola adotta il brand, così insieme si creano dei percorsi formativi personalizzati. E inoltre molte delle nostre aziende sono impegnate direttamente nella formazione e hanno al proprio interno delle academy aziendale in cui formano i giovani.
E questo ovviamente a beneficio dell’impresa ma in generale a beneficio del comparto, perché poi sono giovani formati che spesso poi vanno anche in altre realtà. Ecco su questo bisogna lavorare ed è uno sforzo che dobbiamo condividere con le istituzioni. Infatti parlando col Ministro ho sottolineato l’esigenza di considerare la possibilità di sostenere le imprese in questi investimenti anche attraverso un credito d’imposta sull’area della formazione.
Serve una politica industriale che miri a sostenere le imprese nelle loro sfide principali. Quella della formazione, l’abbiamo detto, è fondamentale perché per il futuro dell’alto di gamma, come per il futuro dell’industria in Italia, abbiamo bisogno di talenti.
C’è poi la sfida della digitalizzazione, la sfida del digitale che è che è fondamentale per le nostre imprese. Innovazione, digitale e la sfida della sostenibilità: ecco in queste direttrici noi dobbiamo concentrare una politica industriale che aiuti i nostri comparti ad eccellere in questi ambiti a diventare sempre più digitali, sempre più sostenibili e a fare in modo che ci siano sempre più giovani adeguatamente preparati che possano dare un contributo al successo del made in Italy futuro”.