In Parlamento22 Maggio 2024 11:55

Industria italiana autobus, interrogazione D’Alessio (Azione): su gruppo Seri

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02854

presentato da

D’ALESSIO Antonio

testo di

Martedì 21 maggio 2024, seduta n. 296

  D’ALESSIO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

Industria italiana autobus s.p.a., nota anche attraverso l’acronimo Iia è un’azienda italiana produttrice di autobus. Fino a ora è stata controllata dalle società pubbliche statali Invitalia e Leonardo, e ha due centri produttivi, uno a Bologna e un altro a Flumeri, nella provincia di Avellino;

Iia ha all’attivo circa seicento dipendenti e un migliaio di autobus in portafoglio da consegnare entro tempistiche brevi, tuttavia, è a un passo dal finire nelle mani – a seguito di criteri di assegnazione poco chiari – della holding Seri Industrial S.p.A. della famiglia Civitillo, imprenditori campani attivi nel settore degli accumulatori di energia;

oltre al Gruppo Seri, aveva manifestato il proprio interesse una cordata di quattro soci (Valerio Gruppioni, Maurizio Stirpe, Nicola Benedetto e Maurizio Marchesini) produttori di autobus già presenti sul territorio e la cui offerta è stata, però, declinata;

il 23 aprile 2024, a seguito dell’ultimo sciopero indetto dai lavoratori attraverso le organizzazioni sindacali di categoria, il Ministero delle imprese e del made in Italy aveva affermato che l’unica offerta congrua sarebbe stata quella del Gruppo Seri;

tuttavia, il Gruppo Seri, oltre a operare in settori interamente estranei a quello della produzione di autobus (come fotovoltaico, accumulatori e riciclo di materie plastiche), non vanta una storia imprenditoriale di continuità (sia sotto il profilo economico che finanziario) e di rispetto dei lavoratori, ma più caratterizzata da fallimenti e liquidazioni;

tale profilo, quindi, preoccupa in considerazione di un’ipotetica assegnazione di Iia a un privato non del settore e che, a quanto pare, non possiede le condizioni, l’esperienza e le capacità per un’impresa di tale portata;

sino a ora, nel corso degli anni, sono state impiegate ingenti risorse economiche per sventare il fallimento di questa impresa, ma è stato fatto in una protratta logica di emergenza, senza mai implementare un effettivo piano di rilancio industriale: è evidente come ciò sia paradossale per un’impresa in mano pubblica e, ancor di più, per un’industria operante in un settore in espansione (e a maggioranza di commesse pubbliche) come l’autotrasporto;

Iia rappresenta un’impresa chiave per la transizione verso un efficiente mobilità pubblica: è un’azienda strategica nei confronti della quale il Governo deve assumersi la responsabilità di garantirne la continuità produttiva e occupazionale;

non si tratta solo di difendere il lavoro e il futuro di numerosissime famiglie, ma anche di dare attivamente forma e sostanza al made in Italy e alla transizione verso una mobilità pubblica valida e green;

la Sottosegretaria Bergamotto, in risposta a un’interpellanza urgente il 10 maggio 2024, ha affermato che il Ministero segue con grande attenzione la vicenda verificando, altresì, che l’accordo per la cessione di Iia, concordato tra i soci attuali, Invitalia e Leonardo, e il Gruppo Seri, preveda clausole volte a garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e a riconoscere ad Invitalia il diritto di veto per opporsi a qualsiasi delibera contraria all’accordo, all’oggetto sociale o all’interesse sociale di Iia –:

se, anche in vista del tavolo plenario convocato per il 23 maggio 2024, non ritenga necessario sostenere che la partecipazione di controllo resti in mano pubblica ovvero, in alternativa, che l’impresa sia prima risanata e rilanciata e successivamente ceduta, al fine di preservarne i livelli produttivi e occupazionali;

se non intenda fare chiarezza in merito ai criteri di assegnazione che hanno visto favorito il Gruppo Seri così da scongiurare dubbi in merito alla sua affidabilità, alla capacità industriale di sostenere un settore così cruciale nonché alla sostenibilità del futuro piano industriale di rilancio e sviluppo dell’azienda.
(4-02854)