“Importante è che i grandi paesi industriali abbiano un confronto, e soprattutto i settori privati dei grandi paesi industriali possano dare un contributo. Io insisto sempre nel dire che la diplomazia della crescita è parte della nostra strategia. Quindi anche come Presidenza del G7 non posso che dire che l’industria è importante per fare politica internazionale e crescita su tutti i mercati, sviluppare le esportazioni. E naturalmente, più la situazione è calma, più si può fare export, più ci può essere crescita.
Così il ministro degli esteri Antonio Tajani a margine del B7 Summit.
“Ho detto l’Africa, ho detto il Sud America, ci sono i Balcani, c’è l’area indo-pacifica, a cominciare dall’India: sono realtà di straordinaria importanza, e quindi la diplomazia serve anche a preparare il terreno, la diplomazia industriale può essere utile per favorire la crescita, far crescere posti di lavoro. Perché poi alla fine qual è il nostro compito? E’quello di mettere al centro la persona e creare più lavoro per i nostri concittadini, più lavoro e lavoro meglio retribuito. Quindi più cresce l’industria più cresce l’economia e più si può dare soddisfazione ai nostri cittadini.
Per quanto riguarda l’Italia e l’Europa, il G7 ma penso anche al continente africano, la crescita può favorire l’occupazione visto che è una realtà che da un punto di vista demografico avrà un’impennata. Nel 2050 saranno 2 miliardi e mezzo. Quindi, se insieme si può lavorare per favorire sviluppo economico, lotta al cambiamento climatico, tecnologia, formazione e joint venture, significa che anche il continente africano potrà crescere. Non è che noi siamo isolati nel mondo, vogliamo giocare un ruolo da protagonisti come Italia e nel momento in cui siamo la seconda potenza industriale d’Europa e abbiamo in quest’anno la guida del G7, vogliamo svolgere un ruolo da protagonisti anche da questo punto di vista”.