“E’importante evidenziare quanto di positivo vi sia nel settore della ristorazione italiana, che traina anche il turismo e la filiera di eccellenza del made in Italy, a cominciare ovviamente dall’alimentazione. Noi pensiamo anche per questo che sia necessario sempre più valorizzare il ruolo della ristorazione, con cui peraltro abbiamo svolto un’importante iniziativa, quale quella di “Aggiungi un posto a tavola” dedicata ai minori, così che anche le famiglie possano sempre più apprezzare il valore sociale e non solo produttivo della ristorazione italiana.
Tra l’altro stiamo elaborando all’interno del disegno di legge sulla concorrenza un provvedimento per rendere strutturali i tavolini all’aperto, i dehors, così da trasformali anche in un elemento di decoro urbano. E su questo provvedimento ci stiamo confrontando con le associazioni di settore, ovviamente anche con l’ANCI, quindi con i Comuni italiani. Pensiamo che possa essere un’occasione per rendere l’attività di ristorazione ancora più funzionale alla socialità e a quel decoro urbano che nei nostri centri storici va sempre più affermato.
E la ristorazione è sicuramente, in questo senso, una spinta propulsiva a tutta la filiera del made in Italy, all’ospitalità italiana, al turismo che cresce nel nostro Paese. E proprio per questo penso che va supportata al meglio, come noi stiamo facendo. Noi abbiamo dato l’esempio realizzando la ‘Giornata nazionale del Made in Italy’ che si terrà ogni anno, come si è tenuta quest’anno, il 15 di aprile, nell’anniversario della nascita del Genio dell’umanità Leonardo, che coniuga al meglio identità e innovazione.
E identità ed innovazione sono i binari su cui si sviluppa il made in Italy e se volete anche la ristorazione, l’identità e la cucina italiana, la dieta mediterranea, la ristorazione italiana, l’enogastronomia italiana, l’innovazione, la capacità che ha avuto questo settore, forse più di altri, di utilizzare i mezzi della digitalizzazione per accelerare, accelerare ed essere sempre più capaci di ricevere al meglio coloro che cercano appunto di degustare la cucina italiana”.