“La seconda edizione della Giornata della Ristorazione è motivo di soddisfazione raddoppiata rispetto allo scorso anno. In aggiunta a questa giornata mettiamo anche l’avvio dell’iter per l’istituzione nel calendario italiano della Giornata della ristorazione italiana, che ha un grande significato a nostro avviso, di grande valore simbolico. E’ una proposta di legge che vede come primo firmatario l’onorevole Luca Squeri e per la quale ci sono già le adesioni di molti partiti. Speriamo che venga accompagnata il più rapidamente possibile. Questa formalizzazione sarebbe un gesto di grande attenzione verso un settore che esce da quattro anni di grave sofferenza per la crisi energetica, per il Covid ecc., e che vorrebbe ribadire la sua importanza dal punto di vista dei numeri economici, in termini di fatturato, occupazione, valore aggiunto, numero delle imprese, ma anche in termini valoriali, perché l’Italia ha il centro l’identità del cibo, cibo inteso anche come convivialità, aggregazione, socialità, inclusione.
E’ a nostro avviso un settore che meriterebbe una attenzione politica maggiore e un’azione di politica economica per sfruttarne le sue potenzialità, e una maggiore reputazione sociale presso l’opinione pubblica”. Lo ha detto il presidente di Fipe Lino Stoppani durante la presentazione della Giornata della Ristorazione promossa da Fipe-Confcommercio alla Camera.
Quanto ai numeri della ristorazione, “sono numeri pre-Covid”, sottolinea Stoppani. “Abbiamo 93 mliardi di fatturato, 43 miliardi di valore aggiunto, oltre un milione di occupati e 330mila imprese. E’ chiaro che in termini reali siamo ancora leggermente sotto i livelli pre-Covid, ma insomma abbiamo fatto una risalita veloce dopo il disastro del Covid, perché dietro la nostra offerta c’è anche tanta qualità”.