In Parlamento15 Maggio 2024 12:09

Transizione 5.0, interrogazione Cappelletti (M5S): su tempi decreto attuativo

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02363

presentato da

CAPPELLETTI Enrico

testo di

Martedì 14 maggio 2024, seduta n. 292

  CAPPELLETTIPAVANELLIAPPENDINO e FERRARA. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

gli ultimi dati sul settore dell’industria mostrano a febbraio 2024, su base tendenziale, un fatturato, corretto per gli effetti di calendario, caratterizzato da una flessione dell’1,7 per cento in valore (-2,5 per cento sul mercato interno e -0,1 per cento sul mercato estero) e da un incremento dello 0,7 per cento in volume (+0,6 per cento) sul mercato interno e +0,9 per cento sul mercato estero);

il documento di economia e finanza attribuisce all’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza un ruolo cruciale per le sorti della crescita italiana, con una spinta pari a +0,9 per cento nell’anno in cui il prodotto interno lordo è atteso a +1 per cento;

come noto, l’articolo 38 del decreto-legge n. 19 del 2024 (cosiddetto «DL PNRR 4»), istituisce e disciplina il nuovo Piano transizione 5.0, quale misura per le imprese – senza distinzione di forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale – che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici;

sebbene la ratio alla base del citato piano sia quella di favorire ed accelerare investimenti finalizzati alla transizione digitale ed energetica, ivi compresa l’autoproduzione da Fer destinata all’autoconsumo, per l’operatività della misura de quo si è ancora in attesa dell’emanazione da parte del dicastero in indirizzo di un decreto attuativo teso a regolamentare importanti aspetti di dettaglio della disciplina, fra cui le modalità di erogazione dei crediti d’imposta e i contenuti e le modalità di presentazione delle comunicazioni al Gse;

a quest’ultimo riguardo giova evidenziate come, a legislazione vigente, l’avvio della fruizione non potrà in nessun caso superare la data del 31 dicembre 2025, termine sia per l’effettuazione dell’investimento che per la certificazione e l’avvio dell’utilizzo dell’incentivo. Il ritardo finora accumulato per l’attesa del summenzionato decreto potrebbe pertanto ostacolare il godimento del credito da parte delle imprese e comprometterne i benefici in termini di ammodernamento ed efficientamento –:

quali siano le reali tempistiche per l’adozione del decreto attuativo di cui in premessa al fine di dare certezza e garanzia alle imprese interessate in merito all’operatività di un meccanismo che costituisce un importante volano per la transizione energetica del nostro Paese, agevolando sempre più le imprese a intraprendere o rafforzare il loro percorso in tal senso.
(5-02363)