In Parlamento15 Maggio 2024 12:20

Commercio, interrogazione Grimaldi (Avs): su incentivi a mercati usato e libero scambio

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02808

presentato da

GRIMALDI Marco

testo di

Martedì 14 maggio 2024, seduta n. 292

  GRIMALDI. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

l’esperienza del libero scambio «Il Barattolo» di Via Carcano a Torino fu introdotta nel 2001 per ovviare all’abolizione delle autorizzazioni previste dal Tulps, che permettevano ai raccoglitori di vendere liberamente abiti, arredi, beni usati raccolti e che era alla base dello storico mercato delle pulci torinese, il Balon del sabato;

il libero scambio è tuttora gestito dall’associazione ViviBalon, formata nel 2001 dai venditori, in virtù di alcuni bandi pubblici che sono stati indetti negli anni;

il libero scambio è stato ubicato in via Carcano, anche in seguito ad un memorandum firmato tra città di Torino, prefetto e associazione;

ormai da diversi anni circa mille operatori ogni fine settimana si incontrano e incontrano migliaia di cittadine e cittadini alla ricerca di beni durevoli usati, venduti a poco prezzo: abiti, piccoli arredi, scarpe, stoviglie, attrezzi, soprammobili;

il libero scambio risponde ad un regolamento votato dalla città di Torino, che ad esempio vieta la vendita di beni preziosi o pneumatici, e il mercato è sorvegliato dalla polizia municipale e dalla Polizia di Stato;

secondo notizie di stampa, la Regione, attraverso la legge regionale di riordino 2024, avrebbe deciso di limitare questa esperienza introducendo regole troppo stringenti che finirebbero, di fatto, per cancellare questa esperienza;

le accuse di degrado e di commercio di refurtiva, poste alla base della decisione di chiudere il mercato di libero scambio, risultano sorprendenti viste anche le relazioni settimanali delle forze dell’ordine che testimoniano la regolarità dell’iniziativa;

nell’area del libero scambio i rifiuti prodotti dall’attività vengono raccolti in maniera differenziata, raccogliendo ogni anno centinaia di tonnellate di tessile, carta, vetro, plastica, affidate a cooperative e consorzi e viene regolarmente pagata la prevista tassa all’azienda rifiuti che pulisce l’area utilizzata e smaltisce i rifiuti;

grazie al mercato di libero scambio ogni anno vengono salvati dalla discarica migliaia di oggetti, più di 2.000 tonnellate l’anno e migliaia di torinesi possono acquistare a prezzi modici abiti e beni, permettendo a più di mille operatori e alle loro famiglie di integrare il proprio reddito con i piccoli proventi derivanti da questa attività;

la città di Torino, per l’utilizzo dell’area, riscuote circa 100.000 euro l’anno per occupazione di suolo pubblico;

ad avviso dell’interrogante l’intenzione della regione Piemonte di vietare l’esperienza di via Carcano rappresenta una scelta miope, che mette in difficoltà migliaia di cittadine e cittadini, rischia di cancellare un appuntamento popolare dai positivi risvolti sociali e ambientali come pochi in Italia, un esperimento avanzatissimo di inclusione sociale che ha reso possibile il commercio non professionale nell’ambito di progetti comunali finalizzati al contrasto della povertà e dell’esclusione;

difendere il libero scambio significa preservare un luogo storico e un modello di inclusione che ha permesso a migliaia di famiglie, di cui la gran parte con fragilità economiche, di costruire percorsi di autonomia e integrazione del reddito;

ad avviso dell’interrogante le attività nel settore dei beni usati e del riuso dei prodotti andrebbero promosse, incentivate e regolamentate uniformemente sul territorio nazionale così da permettere il moltiplicarsi di realtà come quella del libero scambio «Il Barattolo» di Torino –:

quali iniziative di competenza, anche di carattere normativo, il Governo intenda adottare al fine di tutelare e incentivare, in accordo con le regioni e i comuni, le attività nel settore dei beni usati e del riuso dei prodotti, viste anche le positive finalità sociali e ambientali che tali iniziative producono, evitando così che alcune positive realtà, come quella di Torino, possano andare disperse.
(4-02808)