News14 Maggio 2024 16:24

Semplificazione controlli, Confapi: ok schema standard censimento, confronto con associazioni

“Noi abbiamo calcolato che il costo della burocrazia pesa sulla piccola e media industria privata che noi rappresentiamo per circa 30 miliardi l’anno. Impieghiamo in media 238 ore annue per pagare le imposte, il 46% in più della media Ocse. Ogni anno ciascun imprenditore della piccola e media industria deve impiegare ben 89 operazioni. Questo fa capire come possiamo  vedere di buon occhio tutti gli elementi che portano alla semplificazione burocratica. Pensiamo sia una riforma fondamentale e non più differibile”. Lo ha detto Annalisa Guidotti, in rappresentanza di Confapi, durante l’audizione dinanzi alle Commissioni riunite Attività produttive della Camera e Industria, Commercio del Senato, nell’ambito dell’esame dello Schema di decreto legislativo recante semplificazione dei controlli sulle attività economiche.

“Riteniamo quanto mai necessario il principio comunitario ‘once only’: l’amministrazione chiede all’impresa una sola volta la documentazione richiesta, senza duplicazioni procedurali”, prosegue Guidotti. “Nello stesso tempo sosteniamo che occorre rivedere le procedure dei controlli, prevedendo regole chiare per lo svolgimento di questi controlli, basati anche su una programmazione delle verifiche e su un coordinamento tra i soggetti controllori. Riteniamo anche utile introdurre sistemi di premialità per le imprese che risultino in regola agli esiti dei controlli”.

Entrando nel merito del provvedimento, sottolinea la rappresentante Confapi, “riguardo l’istituzione di uno schema standardizzato per il censimento dei controlli da parte del Dipartimento della funzione pubblica, ne condividiamo la ratio se finalizzata all’ottimizzazione degli adempimenti amministrativi necessari. In ogni caso sarebbe opportuno un confronto sullo schema standardizzato con le organizzazioni di rappresentanza delle imprese, al fine di condividerne il percorso di semplificazione. Auspichiamo anche che ci sia la massima collaborazione tra le amministrazioni coinvolte e che i tempi di emanazione dei vari decreti attuativi siano conformi ai 120 giorni ipotizzati e che comunque restino nella durata dei 12 mesi”.

“Va nella giusta direzione la ricognizione straordinaria dei controlli operati nell’ultimo triennio, anche in relazione alla dimensione e alla tipologia dei soggetti controllati”, aggiunge Guidotti. “Sarebbe opportuno anche all’esito del triennio un tavolo di confronto con le associazioni datoriali per fornire un contributo sull’efficacia del regime dei controlli introdotto”.

L’articolo 4, sottolinea la rappresentante Confapi, “costituirebbe un enorme passo in avanti sulla strada della semplificazione effettiva delle procedure burocratiche e dei controlli. Abbiamo sempre ritenuto essenziale che le pubbliche amministrazioni utilizzino tutti gli strumenti in loro possesso per dialogare tra loro, senza chiedere dati e informazioni duplicate e ripetitive”.

Con riferimento all’articolo 5, “va nella giusta direzione la previsione di una serie di misure che agevolino l’applicazione del principio partecipativo alle attività di controllo, con l’introduzione di apposite linee guida o Faq”, prosegue Guidotti.

In merito all’articolo 7 e all’introduzione di meccanismi di dialogo e di collaborazione, “la previsione che coinvolge le associazioni di categoria nell’interpretazione corretta della normativa dei controlli non può che trovarci d’accordo. Riteniamo però che un tale coinvolgimento dovrebbe essere esteso non solo alla fase interpretativa ma anche alla fase attuativa delle disposizioni”.