In Parlamento19 Aprile 2024 12:01

Automotive, interrogazione Ghirra (Avs Camera): su costi ricariche auto elettriche

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02681

presentato da

GHIRRA Francesca

testo di

Giovedì 18 aprile 2024, seduta n. 282

  GHIRRA. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

da recenti notizie di stampa si apprende che, nonostante la flessione del prezzo dell’energia sui mercati internazionali verificatosi negli ultimi mesi, si sia riscontrato un incremento notevole sul costo sopportato dagli utenti per ricaricare le auto elettriche;

nel dettaglio si apprende del comunicato di Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, che, analizzando l’andamento delle tariffe nell’ultimo anno, evidenzia come tra il 2023 e il 2024 le società che gestiscono sul suolo italiano le colonnine di ricarica per le auto elettriche hanno più volte modificato le condizioni tariffarie, previa comunicazione scritta ai clienti che avevano sottoscritto contratti e abbonamenti: se le tariffe a consumo, cosiddette «pay for use», registrano un andamento altalenante, salendo per alcune tipologie di ricarica e diminuendo per altre, gli abbonamenti mensili e i pacchetti a consumo risultano essere rincarati in modo sensibile;

ad esempio, per il servizio Be Charge di Plenitude, che conta oltre 20 mila colonnine in Italia, il costo al consumo passa da 0,60 euro/kilowatt per la ricarica quick (fino a 22 kilowatt di inizio 2023 agli attuali 0,65 euro/kilowattora (+8,3 per cento), mentre la ricarica Ultrafast (fino a 150 kilowatt) resta immutata a 0,95 euro /kilowattora dal novembre 2023, però, non è più possibile sfruttare gli abbonamenti mensili;

con riguardo a Enel X way, invece, la tariffa «pay for use» è passata da 0,58 euro/kilowattora (per ricariche con velocità fino a 22 kilowatt) agli attuali 0,69 kilowattora, pari a un rincaro del +10 per cento, ed è sparito l’abbonamento small che al costo di 25 euro permetteva di ricaricare fino a 70 kilowattora, sostituito dal più costoso abbonamento City: 80 kilowattora a 49 euro con un aggravio di spesa, considerato il costo al kilowattora del +69,4 per cento;

imponenti rincari anche per le tariffe praticate da A2A: la tariffa a consumo per le ricariche presso le isole digitali e quick è passata da 0,56 euro/kilowattora di inizio 2023 agli attuali 0,65 euro/kilowattora, con un aumento del +16 per cento mentre è sceso il costo per il servizio Fast+ e Ultra (da 0,95 a 0,90 euro/kilowattora, -5,2 per cento; pesanti gli aumenti per gli abbonamenti: quello small sale da 23 a 25 euro (+8,70 per cento), quello medium da 51 a 57 euro (+11,7 per cento) il large da 92 a 106 euro (+15,2 per cento), cancellato del tutto l’abbonamento extra large, che, al costo di 122 euro per i clienti standard e ai 106 euro per i clienti domestici, consentiva ricariche fino a 320 kilowattora al mese;

per contro, le società straniere che operano in Italia avrebbero lasciato stagli le tariffe: l’operatore Ionity ha mantenuto invariata la tariffa a consumo, pari a 0,79 euro/kilowattora, e ha ridotto il costo dell’abbonamento «Ionity Passport», che scende da 11,99 euro a 5,99 euro al mese (-50 per cento rispetto a inizio 2023, Tesla ha tagliato i costi delle ricariche per tutte le auto di circa il 7 per cento e del 2 per cento i costi di abbonamenti e ricariche per auto a marchio Tesla;

i citati rincari appaiono del tutto ingiustificati se si considera l’andamento delle quotazioni energetiche –:

quali iniziative di competenza intenda intraprendere il Ministro interrogato per verificare la correttezza delle dinamiche dei prezzi proposti ai consumatori dalle compagnie e se non ritenga opportuno attivare le interlocuzioni con le principali compagnie per adottare iniziative correttive volte alla riduzione del costo delle ricariche e incentivare così il settore della mobilità sostenibile.
(4-02681)