News13 Aprile 2024 17:10

Made in Italy, Urso: previsto uno strumento di legge per promuovere sistema fieristico italiano all’estero. VIDEOINTERVISTA

“Il veicolo delle Fiere italiane è un veicolo straordinario, un palcoscenico unico di successo per la promozione del prodotto e dell’impresa italiano, come dimostra ampiamente anche questa edizione del Vinitaly. Il passo ulteriore è quella di una presenza maggiore, più significativa, coesa e unitaria all’estero, soprattutto nei mercati emergenti, laddove ci può essere il maggiore differenziale e proprio per questo abbiamo previsto uno strumento nel Disegno di legge quadro del made in Italy nel caso in cui più fiere insieme, perché questo è l’obiettivo, insieme possono promuovere manifestazioni fieristiche all’estero”.

Così a PMINEWS Adolfo Urso, ministro del Mimit, a margine dell’evento “Made in Italy, Made in Fiera”, organizzato da Aefi in occasione di Vinitaly 2024 a Verona.

“l’Unione, soprattutto in Italia, fa la forza, come dimostra quello che è stato fatto proprio con il sistema fieristico nelle principali e di azioni svolte nel nostro Paese, con manifestazioni che ormai sono l’orgoglio del made in Italy non soltanto Vinitaly, ma il Salone del mobile, così come gli altri eventi fieristici, in cui l’Unione ha poi dimostrato che si può meglio competere con gli altri grandi sistemi fieristici.

Mi riferisco innanzitutto a quelli della Germania, del Giappone, della Cina, degli Stati Uniti, della Francia. L’Italia può far di più e meglio se partecipa insieme.

Nella Legge quadro sul Made in Italy, una parte significativa di quell’articolato, proprio per meglio identificare il prodotto italiano e tutelarlo dalla contraffazione dalla concorrenza sleale, dall’Italian Sounding, in cui è previsto tra l’altro un investimento sulle blockchain in modo che sia più facile al consumatore identificare la filiera di come un prodotto, è stato realizzato e nel contempo sono previste norme più efficaci, per esempio per quanto riguarda i tribunali specializzati per la lotta alla contraffazione. L’agente sotto copertura, che è stato istituito anche per individuare le grandi centrali della contraffazione globale, perché sono le grandi centrali internazionali che poi muovono gran parte di questo fenomeno che tanto colpisce e danneggia il prodotto italiano nel mondo.

C’è spazio per fare di più e su quello con questi strumenti secondo me si può ulteriormente migliorare. Nel contempo, dopo il Regolamento europeo sulle indicazioni geografiche, sui manufatti, prodotti, industriali artigianali, abbiamo promosso una mappatura del territorio. abbiamo già individuato almeno 200 prodotti tipici realizzati. Mi riferisco per esempio ad alcuni classici, come il vetro di Murano, ma non solo, che potranno essere tutelati meglio attraverso la loro registrazione, come indicazioni geografiche di manufatti e prodotti industriali, così come è stato fatto negli ultimi vent’anni per le indicazioni geografiche enogastronomiche.

Si è aperta un’altra storia, ancora più importante e significativa, per completare il processo di identificazione e di tutela del prodotto tipico italiano in Italia e attraverso l’Europa nel mondo”.