PMINEWS TV11 Aprile 2024 13:57

Ristorazione, Stoppani (Fipe): dati confortanti, investimenti pari a 4 mld euro. Settore inclusivo per giovani e donne. VIDEOINTERVISTA

“In termini nominali abbiamo superato i dati pre Covid, in termini reali siamo ancora leggermente sotto, ma rispetto ai dati del biennio precedente sicuramente i dati economici collegati al valore aggiunto, agli occupati, al fatturato e al numero di imprese sono assolutamente confortanti.” – così il presidente di FIPE-Confcommercio Lino Enrico Stoppani, al termine della presentazione del “rapporto ristorazione 2024”, stamane a Roma – “Un dato significativo, oltre al valore aggiunto, è il dato degli investimenti: 4 miliardi di euro, che è il sintomo più importante che evidenzia il recupero della marginalità nel settore, che consente evidentemente di fare investimenti per il futuro. 

Per quanto concerne l’occupazione di donne e giovani, la ristorazione si conferma un settore inclusivo.Se poi considera anche quello che è il tasso di occupati stranieri nel nostro settore, questo elemento dell’inclusività dimostra come il settore abbia anche un grandissimo valore sociale, di inserimento e di accompagnamento, non tanto e solo verso quelli che sono gli aspetti di parità di genere o i ricambi generazionali, ma di attenzione evidentemente ai nuovi italiani. 

Riguardo la necessità di formazione dei nuovi imprenditori,i dati, che toccano evidentemente i tassi di mortalità del nostro settore, dimostrano quella che è la carenza dei requisiti professionali che non sono necessari e sufficienti solo nel momento in cui si avvia un’attività, ma anche nel corso dell’attività. Il mondo cambia, quella che è una transizione ecologica, una transizione digitale impone evidentemente anche una diversa manutenzione di quelli che sono gli strumenti di lavoro delle nostre attività che richiedono formazione in ogni epoca della vita dell’imprenditore. 

Infine, il tema della “malamovida”: innanzitutto non si regola con i divieti o con le limitazioni alle attività di pubblico esercizio, ma con interventi preventivi che riguardano, per esempio, quello che è il consumo eccessivo di alcol effettuato in minimarket che poi trasferiscono le esternalità, dando alle amministrazioni comunali lo strumento per riprendersi la gestione del proprio territorio, disciplinando quello che è lo sviluppo ordinato delle attività di pubblico esercizio, evitando le concentrazioni che poi provocano gli effetti della malamovida e soprattutto ripristinando le stesse regole anche per le attività affini alle nostre se vogliono fare attività di pubblico esercizio, quindi devono avere quei requisiti e quei vincoli di carattere normativo-amministrativo che oggi non hanno. Per cui stesse regole stesso mercato, collegato evidentemente agli altri aspetti di carattere amministrativo, possono arginare o limitare quelli che sono gli effetti negativi della “malamovida”.