In Parlamento25 Marzo 2024 11:33

Bollette, interrogazione Giorgianni (FdI Camera): su garanzie per rientro in regime tutelato

Stato iter: 

IN CORSO

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02553

presentato da

GIORGIANNI Carmen Letizia

testo di

Venerdì 22 marzo 2024, seduta n. 268

  GIORGIANNI. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

il 1° luglio 2024, per la bolletta dell’energia elettrica, terminerà il regime di «maggior tutela», vale a dire il mercato in cui le condizioni economiche e contrattuali sono fissate dall’Autorità per l’energia le reti e l’ambiente (per il gas, invece, i prezzi regolati sono cessati a partire dal 1° gennaio 2024);

per quella scadenza i clienti che nel frattempo non avranno scelto un operatore sul mercato libero verranno trasferiti al cosiddetto servizio a tutele graduali (Stg), che durerà al massimo fino a tre anni, per garantire un passaggio senza traumi verso la completa liberalizzazione dei mercati energetici;

pertanto, da settembre 2023 al 31 giugno 2024, i clienti domestici non vulnerabili che si trovano ancora nel servizio di maggior tutela starebbero ricevendo una comunicazione da parte del proprio fornitore nella quale viene evidenziata la possibilità di scegliere un’offerta di mercato libero, anche utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’Autorità;

molti dei 4,5 milioni di utenti, i clienti non vulnerabili, hanno già scelto un fornitore sul mercato libero, ma, in attesa di questa scadenza, stanno emergendo tariffe più convenienti sul tutelato con risparmi medi sulla bolletta della luce pari a circa 130 euro annui a famiglia, secondo le stime di Arera;

cosicché, gli utenti che sono già passati al mercato libero dell’energia elettrica, per approfittare di questo vantaggio, possono rientrare, entro il 30 giugno 2024, nel mercato tutelato così come prevede la normativa vigente, e successivamente al servizio a tutele graduali (Stg), ma gli operatori ostacolano o rallentano tale passaggio configurandosi la fattispecie di pratica commerciale scorretta;

difatti, i call center non offrono tra le varie opzioni preimpostate quella relativa al rientro nella maggior tutela e quando si riesce a parlare con un operatore si viene rimandati al sito di Arera, con enormi perdite di tempo che disincentivano gli utenti;

altre società richiedono l’invio di una corposa documentazione, ma ci sono addirittura casi di fornitori che hanno negato la possibilità di rientro al mercato tutelato;

in ogni caso, le modalità per finalizzare l’operazione di rientro dal mercato libero al mercato tutelato, così come gestite dai vari fornitori di energia, sono farraginose e i tempi previsti, da un minimo di tre settimane a un massimo di due mesi, appaiono successivamente lunghi –:

se e come i Ministri interrogati intendano adottare iniziative di competenza al fine di garantire la possibilità per i consumatori di rientrare nel regime tutelato senza subire l’ostracismo delle società di fornitura di energia elettrica.
(4-02553)