Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-02186
presentato da
ZINGARETTI Nicola
testo di
Giovedì 21 marzo 2024, seduta n. 267
ZINGARETTI, CASU, BARBAGALLO, GHIO, BAKKALI e MORASSUT. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
la realizzazione della Fiber to the home (Ftth) è uno dei piani portanti della digitalizzazione dell’Italia da raggiungere tramite il PNRR;
per raggiungere gli obiettivi relativi alle aree grigie (non totalmente a mercato) sono state finanziati interventi tramite Infratel con OpenFiber e Tim;
la situazione è delicatissima e grande è l’allerta per le continue notizie riguardanti l’incapacità di OpenFiber di raggiungere gli obiettivi;
al Ministero delle imprese e del made in Italy, a cui compete la regia sul piano per le aree bianche a fallimento di mercato, OpenFiber ha chiesto più volte di rivedere la concessione del 2017. Da ultimo prevede la fine dei lavori non prima di settembre 2024;
il percorso verso il conseguimento del target previsto per settembre 2024 risulta ancora lungo: il piano doveva garantire una copertura a circa 8,4 milioni di unità immobiliari, di cui circa 6,3 milioni in Ftth e 2,1 milioni in Fwa, per un totale di 7.413 comuni, A ciò si aggiungono i target finali di copertura delle sedi della pubblica amministrazione e delle aree industriali, pari ad una copertura di 29.895 beneficiari in tecnologia Ftth. A dicembre 2023, risultavano coperte in Ftth circa 3,4 milioni di unità immobiliari (54 per cento target finale) e 18.616 sedi di pubblica amministrazione e aree industriali (62 per cento target finale) per un totale di circa 3.859 comuni raggiunti dall’infrastruttura di rete;
in particolare si rilevano criticità in Liguria, dove il tasso di avanzamento è fermo al 25 per cento, in Emilia-Romagna, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta, dove non si supera il 50 per cento;
molte sono le denunce di difficoltà a potersi connettere in molte zone del Paese e la difficoltà a reperire un quadro certo e veritiero della situazione;
rilevanti appaiono le difficoltà finanziarie che tanto Open Fiber quanto Tim sembrano registrare nel rapporto tra remunerazione degli investimenti, pagamento del debito e sostenibilità finanziaria;
al 31 dicembre 2023 sono state attivati da Open Fiber solo 240.578 clienti nelle aree bianche, sussidiate al 100 per cento con fondi pubblici a fronte di lavori contabilizzati per un importo di 1.783.781.431 euro;
non è stato attivato il 40 per cento delle richieste ricevute e che verosimilmente in questi casi l’unità immobiliare dichiarata dove il servizio è attivabile in realtà non lo sia;
OpenFiber ha dichiarato più di 1,6 miliardi di extracosti rispetto al bando iniziale (progetto Bul) relativo al piano aree bianche accumulando un ritardo superiore ai 4 anni;
nelle aree bianche coperte da Fwa su un totale di 1.597.753 unità immobiliari dichiarate da OpenFiber figurano ad oggi solo 536 clienti attivi e quale sia il motivo di tale situazione;
OpenFiber rischia di mancare il raggiungimento delle milestone previste dal PNRR per le aree grigie entro il giugno 2026;
OpenFiber per il rifinanziamento del suo debito chiede una ulteriore iniezione di liquidità pari a 2,8 miliardi di cui 900 milioni da parte delle istituzioni pubbliche;
OpenFiber ha chiesto al Governo di rendicontare come coperti anche i civici adiacenti a quelli previsti dal finanziamento PNRR ma non presenti nel disciplinare di gara ai fini del raggiungimento dei target del progetto Italia a 1 Giga e, in caso affermativo, ci si chiede se il Governo ritenga accettabile tale soluzione dalla Commissione europea;
Infratel, pur avendo evidenza della situazione, non ha preso tempestivamente i dovuti provvedimenti e soprattutto non ha effettuato, in quanto concedente, i dovuti controlli –:
di quali elementi dispongano in merito alla ricostruzione di cui in premessa e quali iniziative urgenti intendano porre in essere, in considerazione di quanto premesso, per evitare di perdere i fondi PNRR destinati alle infrastrutture digitali di nuova generazione.
(5-02186)