In Parlamento20 Marzo 2024 10:53

Fastweb, interrogazione Del Barba (IV Camera): su operazione Swisscom-Vodafone

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02527

presentato da

DEL BARBA Mauro

testo di

Martedì 19 marzo 2024, seduta n. 265

  DEL BARBA. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

Fastweb SpA è un’azienda di telecomunicazioni operante sul mercato mobile e fisso, a socio unico soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Swisscom AG, esercitata attraverso la controllata Swisscom Italia;

ad inizio 2007 Swisscom acquistò una partecipazione maggioritaria nella società e durante il periodo dell’offerta, dal 10 aprile al 15 maggio 2007, propose di versare 47 euro per ogni azione Fastweb cedutale, portando gli investitori a venderle l’80,7 per cento del capitale azionario di Fastweb;

nel maggio del medesimo anno Swisscom, già titolare dell’1,7 per cento di azioni Fastweb, deteneva titoli azionari pari all’82,4 per cento dell’intero capitale e negli anni successivi, ha poi completato l’acquisizione delle azioni non ancora in suo possesso;

Swisscom Sa è la principale società di telecomunicazioni elvetica, il cui pacchetto azionario è composto per il 51 per cento dalla Confederazione Elvetica, per il 39 per cento è posseduta da altri enti e per il restante 9 per cento da soggetti privati;

il 28 febbraio 2024, con una nota rilasciata poco prima dell’apertura dei mercati, il gruppo Vodafone e Swisscom hanno confermato le indiscrezioni trapelate qualche giorno prima sulla stampa, ovvero l’avvio di una trattativa esclusiva con il gruppo svizzero per la cessione delle attività italiane dell’operatore britannico per un «enterprise value» riconosciuto di 8 miliardi di euro;

nel comunicato stampa rilasciato da Swisscom, tra le varie, è specificato come «la transazione sarebbe un passo fondamentale per consentire a Swisscom di realizzare il suo obiettivo strategico di creare valore a lungo termine in Italia e sarebbe pienamente conforme agli obiettivi strategici dati del Consiglio federale»;

il successivo 15 marzo 2024 entrambe le società hanno comunicato di aver raggiunto un accordo vincolante per cui Swisscom acquisirà il 100 per cento degli asset di Vodafone Italia;

alla luce delle attuali quote sul mercato della telefonia fissa e mobile, la fusione darebbe vita rispettivamente al primo operatore nel segmento mobile e al secondo operatore nel segmento fisso complessivamente inteso, ma primo per quote di mercato in quello «Fiber to the Home», che è la configurazione tecnologica di riferimento per tutti i piani strategici governativi;

se l’operazione si concludesse positivamente, si avrebbe che il principale operatore di un settore strategico sarebbe controllato da un Governo straniero, neanche appartenente all’Unione europea;

da fonti stampa si apprende anche la forte preoccupazione dei principali rappresentanti istituzionali della Confederazione federale elvetica, che – a differenza delle Istituzioni italiane che ad oggi non hanno rilasciato alcuna dichiarazione in merito all’operazione – avrebbero convocato i vertici di Swisscom per chiedere ulteriori informazioni circa l’operazione finanziaria;

sussiste, inoltre, una forte preoccupazione per la tutela del perimetro occupazionale, considerato che in Italia le lavoratrici e i lavoratori di Vodafone hanno attraversato momenti assai complessi, con esternalizzazioni e cessioni di rami d’azienda, senza considerare i 1.000 esuberi dichiarati nel 2023 e poi superati grazie ad un accordo tra azienda e sindacato;

il rischio che si va prospettando è che l’operazione tra Vodafone e Fastweb, in combinato con quella che TIM sta portando avanti per lo scorporo della propria rete, possano portare ad ulteriori e drammatiche riduzioni di personale in un settore che ormai da oltre 15 anni vive una profonda crisi –:

se alla luce di quanto esposto, i Ministri interrogati, nell’ambito delle rispettive competenze, non ritengano di attivarsi, per quanto di competenza, presso la propria controparte elvetica, per comprendere le ragioni alla base di questa scelta e gli obiettivi industriali e quali azioni intendano porre in essere al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e di investimento tecnologico.
(4-02527)