In Parlamento7 Marzo 2024 11:59

Ex Ilva, interrogazione Pagano (Pd Camera): su saldo crediti imprese indotto

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02463

presentato da

PAGANO Ubaldo

testo di

Mercoledì 6 marzo 2024, seduta n. 257

  UBALDO PAGANO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

la vicenda dell’ex Ilva, a 12 anni dall’intervento della magistratura e dal conseguente commissariamento, continua a generare preoccupazione e tensioni sociali;

con l’annuncio di una nuova amministrazione straordinaria, che pone fine alla gestione di ArcelorMittal, le imprese dell’indotto, e segnatamente quelle del territorio tarantino, risultano nuovamente esposte a rischi tali da comprometterne la continuità, con un eventuale gravissimo pregiudizio per i lavoratori coinvolti;

secondo le ultime stime, infatti, tali imprese vantano crediti nei confronti di Acciaierie d’Italia superiori a 120 milioni di euro;

il ricorso all’amministrazione straordinaria del 2015 costò all’indotto tarantino circa 150 milioni di euro, corrispondenti a crediti vantati e non riscossi;

con il decreto-legge n. 9 del 2024, attualmente in fase di conversione in legge, il Governo ha adottato una serie di misure minime di salvaguardia delle aziende e dei relativi lavoratori;

nel corso dei numerosi incontri tra il Ministro del made in Italy e i rappresentanti dell’indotto di Taranto e le parti sociali, è emersa la volontà del Governo di garantire le posizioni creditizie delle aziende coinvolte tramite la cessione dei medesimi crediti pro soluto a istituti bancari con l’intervento di Sace;

tale opzione, però, secondo le indiscrezioni emerse da una delle ultime riunioni tra le parti, pare essere sempre meno percorribile;

da organi di stampa, infatti, si apprende che gli istituti bancari coinvolti avrebbero annunciato il rifiuto di acquisire i crediti dell’indotto poiché Sace si sarebbe «sfilata dall’operazione», facendo in sostanza mancare le necessarie garanzie;

occorre sottolineare che le aziende dell’indotto, circa 150 per un totale di oltre 2.000 lavoratori, rappresentano una importante quota dell’economia dell’area e, in mancanza di interventi mirati al saldo dei suddetti crediti, il rischio di una crisi economica, sociale ed occupazionale sarebbe elevatissimo –:

se e quali iniziative intendano adottare per garantire il saldo dei crediti vantati dalle imprese dell’indotto degli stabilimenti siderurgici dell’ex Ilva di Taranto.
(4-02463)