In Parlamento6 Marzo 2024 11:56

Imprese, interrogazione Russo (FI Camera): su iniziative governo per crisi industriali

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01034

presentato da

RUSSO Paolo Emilio

testo di

Martedì 5 marzo 2024, seduta n. 256

  PAOLO EMILIO RUSSOSQUERI e TENERINI. – Al Ministro delle imprese e del made in Italy . – Per sapere – premesso che:

secondo i dati resi disponibili sul sito del Ministero sono attualmente aperti 59 tavoli di crisi aziendale, di cui 37 attivi e 22 in fase di monitoraggio. I lavoratori a rischio sono circa 70.000 in diversi settori industriali;

uno degli impatti più significativi è rappresentato dalla situazione dell’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia, che occupa 10.700 lavoratori. Sempre nel settore dell’acciaio, circa 1.400 lavoratori della Jsw steel Italy a Piombino (Livorno) affrontano gli ammortizzatori sociali ed è stata chiesta la proroga della cassa integrazione in deroga fino a gennaio 2025;

la multinazionale finlandese Wartsila ha annunciato la delocalizzazione della produzione, mettendo a rischio oltre 300 lavoratori nello stabilimento triestino, dove venivano realizzati motori per grandi navi. Vi sono manifestazioni d’interesse per il sito, ma la società è chiamata ad accompagnare il processo di reindustrializzazione;

Electrolux, multinazionale svedese del bianco, ha reso noti a gennaio 2024 i numeri relativi all’impatto sull’Italia del nuovo piano di riorganizzazione. Ma ha iniziato il 2024 con una ripresa produttiva, limitata a 6 ore, più 2 coperte da contratto di solidarietà;

l’elenco delle crisi comprende aziende di vari settori, tra cui Almaviva contact e Abramo customer care per i call centerIndustria italiana autobusSpeedline e Lear nella meccanica, La Perla nella moda, Jabil nell’elettronica, Sideralloys Italia e Portovesme per le materie prime, ma anche marchi storici come Piaggio e Ansaldo energia. Molte di queste vertenze sono in corso da tempo e anche in diversi stadi di evoluzione (sito di Napoli ex Whirlpool e Whirlpool Emea spa);

il Ministero opera costantemente, elaborando piani reindustrializzazione e sviluppo per garantire la continuità produttiva e l’occupazione;

la Cgil, in un’elaborazione dell’area delle politiche industriali, sostiene che a rischio di crisi a causa delle trasformazioni in atto ci sono altri 120 mila lavoratori: 70.000 nell’automotive, 25.459 nella siderurgia, 8.000 nelle centrali a carbone e in quelle a ciclo combinato, 2.000 nel settore elettrico (mercato tutelato), 4.094 nella chimica di base, 3.473 nel petrolchimico e nella raffinazione, 8.500 nel settore delle telecomunicazioni –:

quali ulteriori informazioni intenda fornire il Ministro interrogato in merito alla situazione dei tavoli di crisi d’impresa e quali ulteriori iniziative «anticrisi» intenda porre in essere, in coerenza con gli indirizzi del Governo in materia di politica industriale.
(3-01034)