News19 Febbraio 2024 10:42

Covid, interrogazione Foti (FdI Camera): su import mascherine Skatoni Trading

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02345

presentato da

FOTI Tommaso

testo di

Venerdì 16 febbraio 2024, seduta n. 246

  FOTI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

nel marzo del 2020, nel pieno dell’emergenza sanitaria da COVID-19, la società Brandazza S.N.C. contattava la società Tesia S.R.L.S. per l’acquisto di 445.254 mila mascherine Ffp2, la quale a sua volta, per reperire sul mercato i dispositivi di protezione individuale, veniva messa in contatto con il signor C.F., il quale, unitamente al signor M.S., faceva da garante alla Skatoni Trading (Chongquing) Co. Ltd, una società cinese che si sarebbe occupata dell’ordine;

nel corso dell’intera trattativa, alle continue richieste di rassicurazione da parte dell’amministratore unico della Tesia, il quale sottolineava la necessità che le mascherine fossero conformi alla normativa europea, munite della documentazione tecnica ed informativa necessaria per consentirne l’importazione in Italia, nonché regolarmente marchiate CE, il signor C.F. assicurava con convinzione la conformità delle stesse;

in data 27 marzo 2020 la Tesia, pertanto, effettuava, in favore della società Skatoni Trading, il pagamento della somma di 1.425.438,60 euro e di 2.150,16 euro di costi bancari e, a seguito del disinteresse mostrato dal C.F. e M.S. nell’organizzazione del trasporto della merce dalla Cina all’Italia, organizzava in autonomia il trasporto, previsto per il 30 aprile 2020, di 300.000 delle 500.000 ordinate e già interamente pagate;

in data 29 aprile 2020, alla vigilia della consegna della merce agli spedizionieri in Cina, il signor C.F. subordinava la consegna delle mascherine alla sottoscrizione, da parte dell’amministratore della Tesia, di un documento titolato «joint declaration of the export and the import», con il quale il sottoscrittore attestava, pur senza poter verificare prima la merce acquistata pena la perdita del trasporto aereo, che la merce ricevuta fosse conforme alla legge cinese. Tale circostanza, priva di rilievo nel contesto legislativo italiano, è, viceversa, di grande rilevanza in quello cinese, ove fattispecie di questo tipo sono altrimenti severamente sanzionate e punite. Con la suddetta sottoscrizione il C.F. otteneva, infatti, la sostanziale impunità per la legge cinese della società Skatoni Trading (Chongquing) Co. Ltd;

all’arrivo della merce in Italia, presso l’aeroporto di Malpensa, le mascherine risultavano altre e diverse rispetto a quelle oggetto del contratto posto in essere con l’intermediario italiano, il signor C.F.: nello specifico, sulle mascherine risultava apposta una marchiatura CE contraffatta, seguita da un codice che non corrispondeva a quelli di certificazione europea, al pari di altre sigle apposte sul dispositivo, e, inoltre, mancavano i documenti con le certificazioni necessarie per ottenere il nulla osta all’importazione da parte dell’Inail a norma del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18;

per tali ragioni, dunque, la Tesia S.R.L.S. decideva da un lato di non sdoganare le mascherine, le quali sarebbero state sequestrate dalle autorità doganali se immesse in commercio, dall’altro di predisporre una perizia tecnica per dimostrare la non regolarità e non commerciabilità delle stesse, al fine di comprovare che la ditta cinese fosse ben consapevole di aver venduto dei dispositivi non in regola;

al di là della responsabilità penale delle persone fisiche interessate dalla vicenda, i signori C.F. e M.S., relativamente alle quali pende procedimento dinnanzi al di Trento, e del danno economico subito dalle società italiane, quali la Tesia S.R.L.S. e la società committente Brandazza S.N.C., ciò che rileva è la gravità e la scorrettezza delle pratiche di importazione ed esportazione messe a punto dalle società cinesi nei confronti di quelle nazionali –:

di quali elementi disponga il Governo, per quanto di competenza, circa la vicenda in questione, e se intenda adottare iniziative finalizzate alla tutela degli interessi delle società italiane truffate da società straniere operanti nel settore delle importazioni ed esportazioni.
(4-02345)