News15 Febbraio 2024 16:28

Commercio, interrogazione Peluffo (Pd Camera): su crisi settore al dettaglio

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01997

presentato da

PELUFFO Vinicio Giuseppe Guido

testo di

Martedì 13 febbraio 2024, seduta n. 243

  PELUFFO e SERRACCHIANI. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

come riportato dall’Osservatorio Confesercenti, sulla base di elaborazioni dei dati camerali, è evidente la crisi del settore del commercio al dettaglio: caro-vita, rallentamento dei consumi e concorrenza della grande distribuzione e del commercio online non accelerano solo le chiusure di imprese nel commercio, ma fanno crollare anche le nuove nascite. Per il 2023 la stima è che abbiano tirato su la saracinesca poco più di 20 mila attività nel comparto, l’8 per cento in meno del 2022, il numero più basso degli ultimi dieci anni;

si assiste purtroppo ad una crisi di denatalità che ha falcidiato il tessuto commerciale e che, senza un’inversione di tendenza, sembra destinata a continuare: il numero annuale di iscrizioni di imprese nel commercio dovrebbe scendere a poco più di 20 mila già nel 2024 per arrivare a circa 11 mila nel 2030;

il crollo di iscrizioni riguarda quasi tutte le tipologie di commercio in sede fissa, con cali particolarmente rilevanti per i negozi di articoli da regalo e per fumatori, per i gestori carburanti, per edicole e punti vendita di giornali, riviste e periodici ma anche per i negozi di tessile, abbigliamento e calzature. Le nascite di imprese aumentano solo nel commercio via internet ma in numero assolutamente insufficiente a compensare il calo di natalità complessiva del settore;

anche i numeri che riguardano il commercio ambulante denotano una forte crisi con aperture in caduta libera per il commercio su aree pubbliche, che peraltro risente di una situazione compromessa dai dieci anni di incertezza innescati dalla questione della direttiva «Bolkestein» che ha messo in crisi le prospettive del comparto frenandone gli investimenti, causando la chiusura di migliaia di imprese e il depotenziamento dell’offerta. Il crollo di aperture di quest’anno è il culmine di una tendenza discendente: nel 2022 le nuove imprese sono state solo 4.008, nel 2021 6.009. Numeri lontanissimi dai livelli del 2013 (13.003) e dei primi anni del decennio passato;

l’entrata in vigore dell’articolo 11 della legge n. 214 del 2023, che prevede che le concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche siano rilasciate, per una durata di dieci anni, sulla base di procedure selettive, nel rispetto dei princìpi di imparzialità, non discriminazione, parità di trattamento, trasparenza e pubblicità, secondo linee guida adottate dal Ministero delle imprese e del made in Italy, previa intesa in sede di Conferenza unificata, da sancire entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, sta provocando come effetto il blocco di bandi per le nuove concessioni fino alla definizione dei nuovi criteri (che quindi devono essere definitivi a livello nazionale entro marzo), causando un grande problema con le nuove assegnazioni che riguardano la stagione turistica, visto che tutti i bandi che erano in partenza per la stagione estiva sono fermi e le nuove concessioni (nuovi mercati, nuove aree) sono bloccate;

inoltre, il Presidente della Repubblica, nel promulgare la citata legge annuale per il mercato e la concorrenza, ha inviato ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio Meloni una lettera con osservazioni nella quale sottolinea «i profili di contrasto con il diritto europeo» e rilevando come siano «indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento», in particolare la norma di cui all’articolo 11 della legge n. 214 del 2023 –:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e cosa intenda fare per assicurare un quadro giuridico che vada nel senso di una maggiore certezza per tutti gli operatori del settore e di un’interpretazione uniforme della legge da parte di tutti i soggetti coinvolti.
(5-01997)