News14 Febbraio 2024 16:59

Automotive, Urso: “Quasi 1 mld incentivi auto elettriche, più sostegni a redditi più bassi”

“Il piano che abbiamo presentato al sistema dell’automotive prevede uno stanziamento di quasi 1 miliardo di euro (950 milioni) per quest’anno. Con tre obiettivi. Primo, la sostenibilità ambientale: noi puntiamo a svecchiare il parco auto italiano, che è uno dei più inquinanti d’Europa. Secondo, la sostenibilità sociale: attraverso il sostegno alle domande delle persone con redditi più bassi. Terzo, la sostenibilità produttiva: prevediamo il rilancio della produzione di auto e veicoli commerciali prodotti in Italia. L’Italia è l’unico paese produttore di auto in cui si registra un gap molto alto tra auto prodotte e auto immatricolate”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso durante il question time alla Camera rispondendo a un’interrogazione sul piano di incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti nell’ambito del tavolo sull’automotive.

“In particolare, a sostegno delle classi meno abbienti abbiamo previsto un contributo proporzionale alla classe di appartenenza del veicolo rottamato”, spiega il ministro. “Nel 2024 per la rottamazione di un veicolo 0, 1 e 2 i ceti con reddito più basso potranno ottenere fino a 13.750 euro per un’auto elettrica. Abbiamo previsto, quindi, maggiori contributi per chi ha un Isee inferiore a 30mila euro”.

“Sperimentiamo inoltre due altre novità”, aggiunge Urso. “Abbiamo destinato 50 milioni a una misura di noleggio a lungo termine e introdurremo anche un contributo per chi converte il proprio veicolo ad alimentazione a metano o Gpl. Anche questo serve alla sostenibilità sociale, oltreché ambientale. Abbiamo inoltre allargato la platea, estesa anche alle imprese, e quindi con la possibilità di ammodernare le flotte aziendali, nonché ai taxi e agli Ncc, per i quali vale il doppio di incentivazione, perché riteniamo che sia importante rendere più salubre la vita nelle città”.

“Monitoreremo affinché gli incentivi siano usati per vetture riconducibili a stabilimenti italiani”, ha specificato il ministro. “Ricordo che in passato quasi l’80% degli incentivi, cioè delle risorse pubbliche, è servito per acquistare modelli prodotti all’estero. Se questo dovesse accadere anche quest’anno – e ben lo sa Stellantis – nel prossimo anno destineremo tutte le risorse del fondo automotive a incrementare e a incentivare la produzione e non più i consumi. Perché noi crediamo nell’industria e nel lavoro italiano”.