News5 Febbraio 2024 14:53

Med Dialogues, Napoli (Confapi): grande interesse da parte delle piccole e medie imprese

“Riteniamo questa iniziativa di oggi molto interessante e molto importante anche perché oltre il 40% dei porti italiani dipende dal traffico di merci proveniente dal Mar Rosso e come sappiamo, i recenti attacchi hanno quadruplicato i costi di trasporto di un container standard a Shanghai. Tutto questo ci preoccupa. Ma oltre al commercio va considerato anche l’impatto sull’energia. La regione del Mediterraneo è sempre stata di grande interesse anche per il mondo delle piccole e medie imprese che rappresentiamo. E a conferma di ciò, Confapi ha recentemente realizzato un’indagine per supportare l’internazionalizzazione delle PMI che rivela che per le nostre aziende il Medio Oriente e il Nord Africa sono la terza area di interesse strategico per lo sviluppo del proprio business”.

Così Francesco Napoli, vicepresidente Confapi, in occasione della tavola rotonda “Rethinking security in the Middle East”, nell’ambito di MED- Mediterranean Dialogues.

Quindi guardiamo con interesse al continente africano. L’abbiamo fatto nel 2020-21 organizzando in presenza a Roma e a Dakar la seconda edizione del Summit Europa Africa con il patrocinio del MAIE, in collaborazione con la Confederazione della piccola e media Industria tedesca, che ha avuto un enorme successo, seguito da 40 paesi africani con oltre 1000 incontri. Vorrei menzionare brevemente anche un progetto strategico. Stiamo lavorando nell’ambito del programma interregionale Next Med che prevede la collaborazione con alcuni partner del Medio Oriente e del Nord Africa per favorire la crescita e la sostenibilità e la competitività delle nostre imprese e infine stiamo sviluppando un progetto Labor Migration che prevede la formazione di lavoratori nei paesi di origine, favorendo così l’ingresso della manodopera qualificata in Italia, nell’ottica di venire incontro alle esigenze occupazionale delle piccole e medie industrie. Per chiudere le PMI che rappresentiamo possono infatti esportare anche cultura industriale, ma anche cultura d’impresa e soprattutto valori sociali, creando valore aggiunto sui vari territori e contribuendo quindi alla crescita del tessuto produttivo del Mediterraneo.