“Sicuramente quando si parla di sicurezza bisogna parlare anche di sicurezza alimentare, vediamo dai recenti conflitti attenzione che c’è a livello geopolitico che sta portando gravi conseguenze anche a livello economico nel nostro Paese. Quindi ragionare di un approccio comune con i Paesi mediterranei, della parte nord ma anche della parte sud del Mediterraneo, i Paesi africani, per cercare di mettere in piedi delle regole regole di reciprocità, protezioni fitosanitarie, norme sull’etichettatura ma anche regole comuni per cercare di affrontare l’emergenza climatica.
Inoltre abbiamo anche il dovere di affrontare il tema legato alle migrazioni e legato anche alla formazione, perché sappiamo benissimo che in campagna abbiamo bisogno di personale personale formato, manca manodopera, quindi noi dovremmo cercare di costruire dei corridoi affinché ci siano lavoratori, lavoratori, formati che possono venire presso le aziende agricole italiane. Mai come oggi serve un approccio comune”.
Così a PMINEWS Cristiano Fini, presidente di CIA-Agricoltori italiani, a margine della tavola rotonda “Rethinking security in the Middle East”, nell’ambito di MED- Mediterranean Dialogues.