News1 Febbraio 2024 12:19

Automotive, interrogazione Orlando (PD Camera): su Stellantis

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01917

presentato da

ORLANDO Andrea

testo di

Martedì 30 gennaio 2024, seduta n. 236

  ORLANDOPELUFFOGNASSIDE MICHELIDI SANZO e GRIBAUDO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

il 6 dicembre 2023, in occasione del primo incontro del tavolo permanente per l’automotive, il Ministro interrogato aveva manifestato l’obiettivo di raggiungere con Stellantis almeno 1 milione di veicoli prodotti nel nostro Paese, così da colmare l’eccessiva distanza tra le auto immatricolate in Italia e quelle prodotte negli stabilimenti italiani, intenzione confermata il 20 dicembre 2023 in occasione del question time in Aula, durante il quale il Ministro aveva dichiarato la volontà di aumentare gli investimenti in ricerca e innovazione nel nostro Paese, garantire l’occupazione, avere linee e modelli più competitivi, come quelli dell’elettrico, affermando che «La visione è chiara, gli attori anche, gli impegni sono precisi»;

davanti a un’aleatoria promessa da parte dell’azienda, cui dovrebbero essere destinati almeno 6 miliardi di euro, più una quota dei 13 miliardi per il piano transizione 5.0 nel 2024 e 2025 per l’innovazione tecnologica green e digitale delle imprese, senza alcuna condizione imposta al management sul mantenimento dei livelli occupazionali, diversamente da quanto fatto da tutti gli altri Governi che ospitano uno stabilimento Stellantis, dopo aver preso atto che, nel 2023, sono state prodotte in Italia appena 450.000 autovetture a fronte di 1.400.000 immatricolazioni, alla luce del progressivo disimpegno di Stellantis nel nostro Paese, dove le nuove produzioni sono ferme, il Ministro interrogato ha recentemente dichiarato, mentre si trovava a Potenza per incontrare i rappresentati sindacali e una delegazione di lavoratori di Stellantis e del suo indotto, di lavorare «perché una seconda casa automobilistica possa insediarsi in Italia per raggiungere l’obiettivo che ci eravamo dati», senza peraltro specificare se vi sia effettivamente un possibile interesse da parte di altre case automobilistiche e quali strumenti intenda utilizzare il Governo per attrarre investimenti esteri;

si tratta del riconoscimento della drammatica situazione in cui versa il settore e del fallimento degli annunci fatti sinora dall’esecutivo, con l’impasse delle nuove produzioni, le linee dello stabilimento di Mirafiori che si fermeranno dal 12 febbraio sino al 3 marzo 2024 e 2.260 dipendenti che andranno in cassa integrazione, l’interruzione delle attività a Melfi, la perdita, sottolineata dai sindacati, di importanti quote di stipendio da parte degli operai, il ricorso agli ammortizzatori sociali per il diciassettesimo anno consecutivo –:

quali fossero gli impegni presi dal Governo con Stellantis, e a fronte di quali impegni assunti da Stellantis rispetto alla produzione di autovetture in Italia.
(5-01917)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 gennaio 2024
nell’allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01917

Com’è noto, il Governo sta supportando il settore automotive in Italia e vuole che il Paese torni ad essere centrale nei piani di Sviluppo del Gruppo Stellantis ma in un contesto molto chiaro: la produzione di veicoli deve aumentare e raggiungere almeno 1 milione di unità/anno, così come devono essere maggiormente valorizzati e integrati i nostri centri di ingegneria e di sviluppo.
Per il raggiungimento di questi obiettivi, il Governo dispone del Fondo automotive, avente una dotazione iniziale di 8,7 miliardi di euro istituito nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy, per il periodo 2022-2030. Attualmente, le risorse residue del citato Fondo ammontano a circa 6 miliardi di euro.
È opportuno sottolineare che le risorse saranno utilizzate, da un lato, per stimolare «in generale» la domanda di veicoli a basse emissioni inquinanti tramite contributi statali all’acquisto e, dall’altro, per supportare la produzione dell’intera filiera automotive nazionale tramite strumenti agevolativi quali i Contratti di sviluppo e gli Accordi per l’innovazione, entrambi di competenza del Ministero delle imprese e del made in Italy.
Sempre con riferimento alle agevolazioni, si precisa che il Piano Transizione 5.0 introduce un credito d’imposta fruibile da tutte le imprese, a fronte di un progetto green che comporti un significativo risparmio energetico a livello d’impresa e di specifico processo produttivo.
Inoltre, tengo a ribadire che il 6 dicembre scorso è stato costituito un tavolo di lavoro coordinato dal Ministero delle imprese e del made in Italy e partecipato da Stellantis, dalle organizzazioni sindacali del settore metalmeccanico e dalle sette regioni sedi di stabilimenti produttivi di Stellantis e da ANFIA. Obiettivo di questo tavolo di sistema è giungere a un accordo di sviluppo con il Gruppo e tutti gli attori del settore automotive italiano per l’aumento dei livelli produttivi negli stabilimenti italiani, il consolidamento dei centri di ingegneria e ricerca, maggiori investimenti sui modelli innovativi, la riqualificazione delle competenze dei lavoratori e il sostegno alla riconversione della filiera della componentistica.
L’interlocuzione tra il Ministero e Stellantis ha permesso di chiarire l’intendimento del Governo di agevolare con nuove risorse le progettualità produttive e di ricerca e sviluppo del Gruppo soltanto a fronte di precisi impegni in termini di incremento dei livelli produttivi degli stabilimenti e, conseguentemente, di riqualificazione e impiego dei lavoratori.
Al contempo, si ribadisce in questa sede che il Governo sta lavorando per attirare almeno un secondo costruttore automobilistico in Italia. Sono in corso interlocuzioni con diversi soggetti imprenditoriali ed è stata costituita una task force dedicata che opera congiuntamente al Comitato Attrazione Investimenti Esteri (CAIE).
Da ultimo si ricorda che è convocato per domani 1° febbraio presso il Ministero delle imprese e del made in Italy il Tavolo Automotive con all’ordine del giorno la presentazione dei contenuti del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di rimodulazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti (Ecobonus) nonché lo stato di avanzamento dei gruppi di lavoro previsti proprio dal Tavolo Stellantis dedicati al mercato, alla competitività, alla componentistica, al lavoro e alla ricerca e sviluppo.