News27 Gennaio 2024 17:04

Masaf, Lollobrigida chiama a raccolta il settore agricolo: pronti a trovare soluzioni e strategia su Pac e politiche Ue. LA LETTERA

Mentre in Europa montano le proteste degli agricoltori contro le politiche Ue, accusate di sostenere la sostenibilità ambientale a scapito della redditività del settore agricolo, in Italia il ministro delle politiche agricole e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, chiama a raccolta le rappresentanze agricole per fare il punto sulla situazione.

Nella lettera inviata dal ministro alle Organizzazioni agricole maggiormente rappresentative (Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza Cooperative)  si legge la volontà di istituire “un tavolo politico e operando anche attraverso un gruppo tecnico coordinato dal Capo di Gabinetto che consenta di individuare tempestivamente soluzioni efficaci”.

Di seguito PMI NEWS pubblica in pdf e forma testuale la lettera inviata alle organizzazioni agricole:

MASAF-2024-0030280-LETTERAMINISTROalleorganizzazioniagricole_signed

“Cari Presidenti,

dopo un anno di applicazione del nuovo Piano strategico nazionale della Politica agricola comune è necessario un confronto politico e tecnico sulle scelte fatte.

La Pac rappresenta uno degli elementi di difesa del reddito dei nostri agricoltori, ai quali si chiede sempre di più un presidio ambientale del territorio che dobbiamo saper valorizzare in ogni sede.

In Europa stiamo costruendo un dialogo con gli altri Stati membri anche in questo senso e continueremo a difendere gli interessi nazionali anche con la Presidenza del G7. Allo stesso tempo ci stiamo battendo a Bruxelles per un nuovo modello di tutela della sovranità alimentare europea. Abbiamo segnalato nel Consiglio dei Ministri dell’agricoltura UE, come Italia, la necessità di valorizzarlo anche in considerazione di uno sviluppo più ampio dell’attrattività dell’agricoltura nelle aree interne, che deve prevedere una serie di interventi non solo sul piano agricolo ma anche dei servizi, oltre che di reddito.

Stiamo lottando contro i cibi artificiali, che rischiano di minare il legame millenario tra agricoltura e alimentazione, sostituendo gli agricoltori con i bioreattori. In questo abbiamo fatto da pionieri con la nostra legge nazionali, ma stiamo trovando sempre più alleati, avendo sottoscritto un documento con Austria e Francia, ad oggi sostenuto anche dalle delegazioni ceca, cipriota, greca, ungherese, lussemburghese, polonia, maltese, rumena e slovacca. È in gioco il futuro della democrazia alimentare del pianeta, ed è positivo che sempre più Stati membri se ne stiano rendendo conto.

Il nostro impegno resta massimo, così come ci continueremo a battere in Europa per una politica agricola davvero comune e all’altezza delle esigenze del nostro modello produttivo. Non vogliamo agricoltori che vivano di sussidi, ma imprenditori agricoli che siano messi in condizione di produrre e creare ricchezza.

Per continuare a dare risposte concrete alle aziende agricole, ora dobbiamo verificare i dati a disposizione sull’attuazione del Piano strategico, confrontarci sulle criticità emerse e lavorare per migliorare tutti gli strumenti a disposizione, semplificando il più possibile. Per farlo è mia intenzione avviare una più intensa collaborazione con le Organizzazioni agricole maggiormente rappresentative, istituendo un tavolo politico e operando anche attraverso un gruppo tecnico coordinato dal Capo di Gabinetto che consenta di individuare tempestivamente soluzioni efficaci.
A tale riguardo vi chiedo di indicare due nominativi che dovranno far parte del suddetto gruppo tecnico, per arrivare rapidamente alla convocazione delle riunioni.”