News24 Gennaio 2024 12:40

Fipe, Stoppani: al ristorante Doggy Bag si chiama rimpiattino. Ora contrasto a spreco alimentare. VIDEOINTERVISTA

“Quella del Rimpiattino è un’iniziativa che nasce nel 2019.” il Presidente di FIPE-Confcommercio Lino Enrico Stoppani ricorda nell’incontro di stamane a Roma come in realtà il passaggio da Doggy Bag a “Rimpiattino” sia un’idea nata da qualche anno, ma fermata poco dopo dall’arrivo del Covid – “La riprendiamo circa cinque anni dopo, non tanto e solo perché c’è un disegno di legge che prevede l’introduzione di un obbligo di fornitura di “doggy bag” all’interno dei ristoranti italiani. Ma anche perché registriamo un lento recepimento di quella che è una sensibilità sui temi dello spreco alimentare e oltre che un ritardo generale sui temi etici.

Le associazioni di categoria sono evidentemente enti che hanno come finalità certamente quella di difendere gli interessi, ma anche quello di stimolare e portare quel senso di responsabilità e di diligenza anche su questi aspetti che vanno al di là della tutela del solo interesse economico. Per cui lo riproponiamo perché se da una parte registriamo una forte disponibilità da parte della ristorazione di mettere a disposizione il piattino a favore dei clienti che lo intendono utilizzare, dall’altra parte vediamo ancora da parte della clientela un imbarazzo psicologico.

C’è da fare un salto culturale affinché una semplice richiesta diventi anche una risposta forte e significativa sui temi dello spreco alimentare recependo non solo quelli che sono gli inviti del Santo Padre su questo aspetto ma anche quelli che sono stati per esempio i valori di Expo Milano 2015 che ha toccato i temi della fame, della malnutrizione, della sete che sono evidentemente inaccettabili in una società che si ritiene civile come quella attuale.

Dietro un cambio di nome c’è ovviamente anche un cambio di mentalità, perché sappiamo esserci una derivazione che fa riferimento ai nostri amici a quattro zampe, quella dei piattino destinato a loro insomma. Avevamo fatto a suo tempo un concorso di idee e ci è piaciuto anche dare il giusto valore alle parole: qui non si tratta di portare a casa degli avanzi da dare evidentemente agli animali, ma si tratta degli avanzi da riciclare per l’alimentazione umana. Per cui è anche un passaggio di etica nel rispetto di quelle che sono le risorse messe a disposizione da parte del buon Dio. “