ISMEA18 Dicembre 2023 11:30

Dop economy, Zaganelli: settore centrale che coinvolge tutto il territorio nazionale e stimola indotto e occupazione 

“È un settore in costante crescita ed il rapporto che presentiamo oggi sulla dop economy fornisce degli indicatori affinché sia chiara la consapevolezza dell’importanza di questo settore. L’Italia ha 853 riconoscimenti tra cibo e vino, è il primo paese seguito da Francia e Spagna, con Toscana leader. I maggiori riconoscimenti sono nel settore ortofrutta, seguito dai formaggi. Parlando di cifre il valore totale delle IG sul totale dell’agroalimentare ha superato nel 2022 i 20 mld di euro. Il peso della Dop economy si conferma stabile attorno al 20% . Per le esportazioni il peso delle IG è allineato sulla produzione agroalimentare, con un leggero declino.”

Così Maria Chiara Zaganelli, Direttore Generale ISMEA nel corso del rapporto Ismea Qualivita 2023 sulle produzioni Dop, Igp e Stg. 

“Circa la composizione delle IG sul cibo, il primato spetta al comparto dei formaggi con 56 riconoscimenti seguito dai prodotti a base di carne e da ortofrutta e cereali. Per quanto riguarda l’olio di oliva si tratta di un settore da 50 riconoscimenti complessivi, ma rappresenta solo l’1% del valore.

Uno degli aspetti più importante della Dop economy è il suo valore nei territori, distribuito su tutto il territorio nazionale. 18 regioni su 20 in crescita, tranne Puglia e Valle d’Aosta.

Il dato più interessante è che il 100% delle province italiane sono coinvolte nella Dop economy, è dunque un patrimonio collettivo.

Quando è presente nel territorio un marchio IG si simola positivamente l’impresa nel territorio stesso, vedi la diffusione degli agriturismi. Circa i lavoratori coinvolti nel settore IG siamo sui 890mila contratti di lavoro (546mila cibo, 344mila nel vino).

Sui consumi nella GDO registriamo un trend crescente, il valore IG cresce nel 2022. Nei primi 9 mesi la spesa per agroalimentare certificato cresce con un +8%. Questi numeri confermano un settore che crea indotto e occupazione, la riforma europea dovrà migliorare la governance di questo settore, dovrà porsi come obiettivo il rafforzamento dei marchi in ambito internazionale. L’importante è che non sia sottoposto a frammentazione dovuto a spinte localistiche territoriali, la sua forza è nel fare sistema.