News5 Dicembre 2023 13:49

Assemblea Confimi, Salvini: BCE ha fatto gli interessi di pochi danneggiando il sistema produttivo

“Dobbiamo recuperare decenni di mancati investimenti sulla grandi opere. Abbiamo preso il vecchio Codice degli appalti, rivoluzionandolo e mettendo così al centro le imprese. Qualcuno ha protestato perché abbiamo tagliato un anno di procedure burocratiche, questo vuol dire che funziona. Quella delle infrastrutture è una battaglia quotidiana, come ad esempio il Terzo Valico. Stiamo accelerando e finanziando, nonostante i tanti comitati del No presenti”.

Così Matteo Salvini, Ministro delle infrastrutture, in occasione dell’assemblea annuale Confimi in corso a Roma.

“Ogni miliardo di investimenti pubblici corrisponde a 20mila posti di lavoro. C’è qualche limatura ad alcune pubbliche amministrazioni, penso alle sovrintendenze, ma penso che a fine legislatura anche questo problema sarà risolto.

Partiamo dall’ideologia green, una cieca battaglia contro l’industria italiana ed europea. Ad esempio, una nuova tassa sui porti comporta alla scelta di porti diversi rispetto a quelli europei, ma vale anche alla tassa sugli imballaggi. Certamente dobbiamo decarbonizzare, ridurre le emissioni. Ma la Cina è responsabile del 30% delle emissioni totale, gli Usa l’11%, l’India il 7, mentre l’Europa è al 6,6%, con l’Italia allo 0,7%. Ma ideologicamente siamo quelli che più di tutti dovremmo tagliare e ridurre. Tutto questo è un regalo alla Cina, che intanto brucia carbone per produrre le batterie.

Dicono che il Ponte sullo stretto sia un capriccio di Salvini, ma questo non è una scelta partitica, ma sono infrastrutture che creano nuovi collegamenti e che ci chiede anche l’Europa, che possono portare anche 100mila posti di lavoro con l’indotto. Come si fa a dire di no a tutto questo?

Le regole si possono cambiare, anche in Europa. Non abbiamo nemici, ma si può dire che la Banca Centrale Europea ha fatto gli interessi di pochissimi danneggiando il nostro sistema produttivo. Il costo del denaro è aumentato e ora, dopo le direttive di Basilea, non c’è più la possibilità per le banche di scegliere un progetto buono, ma tutto si basa su un algoritmo che concede soldi solo a chi ne ha e non a chi ne ha bisogno.

C’è bisogno di ulteriori sacrifici? Ma se tagliamo poi come possiamo ripagare i debiti, chi sostiene che l’Europa debba cambiare ne è un difensore. Al ministero dei Trasporti siamo liberando diversi miliardi di euro, ma sarei seccato se questi poi venissero utilizzati da aziende straniere, per questo ho inserito un premialità per chi utilizzerà materie prodotte in Italia.

Nei prossimi mesi ci giocheremo tanto, ma possiamo farcela grazie al nostro sistema di piccole e medie imprese, capace di organizzarsi e resistere alle crisi e che vanno tutelate, ma non dobbiamo avere timore di concorrere con nessuno”.