Il Mercato del Lusso30 Novembre 2023 17:14

Mercato del lusso cresce e sfida le crisi. E detta le regole del gioco: anni di attesa per un orologio o una borsa

Ostentazione, sfoggio di ricchezza, sfarzo, ma anche ricchezza stessa, abbondanza di beni e denaro di cui una persona dispone. Questa la definizione secondo la Treccani del termine lusso. Lusso che – rappresentato soprattutto da aziende europee e statunitensi, sfida la crisi e cresce.

L’industria del lusso continua a crescere per circa il 95% dei brand e si prevede che il mercato globale del lusso crescerà del 21% rispetto all’anno precedente.

Nel 2022 – stando a quanto emerso dalla 21esima edizione del Luxury Goods Worlwide Market Monitor di Bain & Company e Fondazione Altagamma – nonostante le crisi economiche e le condizioni di consumo incerte, il mercato del lusso ha fatto un nuovo balzo verso un valore complessivo di mercato vicino ai 1400 miliardi di euro. E si prevede un’ulteriore espansione fino al 2030.

Nonostante la recessione attesa per le principali economie nel 2023, l’analisi di Bain e Altagamma prevede un’ulteriore espansione delle vendite e del valore dell’industria del lusso nel prossimo anno e decennio. Il report evidenzia come, il mercato del lusso sia in grado – più di altri settori – di affrontare le turbolenze economiche, grazie a una base di consumatori più ampia e più concentrata, alla centralità del cliente e a un ecosistema multi-touchpoint in grado di garantire resilienza in caso di turbolenze. Di conseguenza, la ricerca Bain-Altagamma delinea per il 2023 due possibili scenari, con una crescita del mercato dei beni di lusso personali compresa tra il 3% e il 5%, o il 6 e l’8% (a tassi di cambio costanti), a seconda della forza della ripresa economica in Cina e della capacità degli Stati Uniti e dell’Europa di resistere ai venti contrari.

A fare da padrone il Gruppo LVMH. Secondo Forbes, le vendite in Cina di Louis Vuitton, Christian Dior e Celine – tutti brand LVMH – sono cresciute di oltre il 30% nel primo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2022. Secondo Bank of America, – complice il lockdown dovuto al Covid – l’anno scorso i depositi delle famiglie in Cina sono aumentati di 7.900 miliardi di yuan, circa 1.150 miliardi di dollari al tasso di cambio attuale. E questa liquidità di riserva, insieme al traino ancora consistente del mercato occidentale, potrebbe continuare a spingere le vendite nel resto dell’anno.

Sempre Forbes ricorda come l’industria del lusso abbia resistito in modo sorprendente in tutti i periodi di recessione economica. Durante la crisi finanziaria del 2008, il settore ha avuto due trimestri di vendite in calo prima di ricominciare a crescere, mentre il prodotto interno lordo globale si è contratto per quattro trimestri. Nel decennio successivo, fino alla pandemia, è cresciuto in genere a un tasso doppio rispetto a quello del Pil mondiale. Ed è successo di nuovo, ma con energia ancora maggiore, quando il coronavirus è uscito dalla Cina per contagiare il resto del pianeta. Una contrazione brusca nei primi mesi di lockdown, poi la ripresa. Una ripresa che, per intensità e rapidità, ha superato le previsioni più rosee.

Il mercato del lusso sfida la crisi e la recessione, aumenta le vendite e detta le regole e gli stili di vita. E trovare un prodotto di lusso, diventa sempre più difficili. In alcuni casi – come per alcune borse firmate e per alcuni orologi – occorre mettersi in fila in una lista di attesa ed aspettare anni.