News10 Novembre 2023 14:09

Assemblea CNA, Costantini: vigileremo su codice appalti. Giovani fondamentali. Creare corridoi professionali in paesi emergenti

“Per la prima volta organizziamo un’assemblea annuale su un tema specifico. Siamo in una fase storica dove le nostre imprese fanno fatica, ma in cui, attraverso il lavoro, stiamo cercando di cogliere tutte le opportunità. Dobbiamo iniziare a parlare non dei giovani, ma con i giovani: il 68% di chi inizia a lavorare trova la sua prima esperienza nella piccola e media impresa. Complice l’inverno demografico nel nostro paese ci sono 650mila imprese gestite da stranieri. Allo stesso tempo, sui salari, continuiamo a credere in una buona contrattazione collettiva, accompagnata da un aumento della produttività, tutto per un paese più efficiente e giusto. Serve una fase nuova e di concorrenza, che abbia attenzione e rispetto per le PMI, come meritano”.

Così Dario Costantini, presidente CNA, in occasione dell’assemblea annuale organizzata oggi a Roma.

“Dal 2018 al 2022 l’artigianato italiano ha perso più di 200mila imprese, a causa delle diverse crisi e dell’invecchiamento della popolazione: oggi il 50% degli artigiani ha più di 50 anni. Per questo abbiamo presentato al Governo un progetto per i corridoi professionali nei paesi emergenti, dove creare scuole di formazione per insegnare lavoro, lingua e generare contatti con le imprese del nostro paese.

Facciamo tutto questo in una situazione complessa, causata anche dai cambiamenti climatici, che stanno presentando un conto salato agli imprenditori, ma anche stavolta faremo la nostra parte. Certo siamo preoccupati, ad esempio per le tempistiche della transizione green: questo Governo non può fare a meno di ascoltare l’appello per permettere a famiglie e imprese di terminare i lavori del Superbonus.

Siamo molto preoccupati dalla stretta del credito, facciamo impresa in un paese dove negli ultimi 12 anni il credito alle imprese artigiane è diminuito del 43%. Intanto abbiamo però aiutato oltre 600mila imprese. Sugli appalti siamo scottati: negli ultimi 6 anni il codice è stato cambiato più di 800 volte e non è possibile assistere al continuo cambiamento delle regole del gioco. Questa volta vigileremo, con il nostro Centro Studi abbiamo presentato una ricerca trasversale.

Siamo provatissimi dai costi dell’energia, ma tutt’oggi facciamo impresa in un paese dove paghiamo più del 25% rispetto alla media europea, oggi però con RepoweEU più di 10mila imprese italiane potranno ottenere l’indipendenza energetica.

Dobbiamo però mettere mano alle legge quadro sull’artigianato, vecchia di 30 anni, il mondo è cambiato e soprattutto sono cambiate le nostre imprese. Voglio aggiungere che se la grande impresa va fuori quando le conviene andare, e fa il contrario, gli artigiani d’Italia sono qui e ci restano qualsiasi cosa accada. Nel mondo vogliono il nostro gusto e il nostro stile, il nostro ingegno e coraggio. Gli altri paesi cercano l’artigianato e l’Italia, queste due parole sono quasi dei sinonimi, ma per noi sono qualcosa di più, le abbiamo sulla pelle, le tramandiamo attraverso il DNA”.