News4 Novembre 2023 19:58

Imballaggi Ue, Corte dei Conti preoccupata per incapacità Unione di raggiungere obiettivi riciclo

La Corte dei Conti Ue si è detta preoccupata per come verrà affrontato il problema relativo ai rifiuti derivanti dalla plastica. E considera il rischio che l’Unione non sia in grado di raggiungere gli obiettivi di riciclo del 50% degli imballaggi entro il 2025 e del 55% entro il 2030 rispetto all’attuale percentuale del 40% circa.

Sul tavolo gli imballaggi come le bottiglie d’acqua o i vasetti di yogurt che costituiscono circa il 40% dell’utilizzo complessivo della plastica in Ue e costituiscono proprio quelli con il tasso di riciclaggio più basso, intorno al 40%.

Sul tavolo è in corso la partita, da parte deI legislatori europei, per la revisione della normativa dell’UE-27 sugli imballaggi al fine di incrementare la sostenibilità e ridurre i rifiuti attraverso obiettivi di riciclo e riutilizzo più ambiziosi.

Gli Stati membri dell’UE sembrano dipendere in gran parte dai paesi al di fuori dell’UE per gestire i loro rifiuti di imballaggio in plastica e raggiungere i rispettivi obiettivi di riciclaggio. Prima delle imposizioni più severe previste dalla Convenzione di Basilea, di gennaio 2021, quasi un terzo dei rifiuti di imballaggio in plastica dichiarati come riciclati dai paesi dell’UE veniva spedito al di fuori dell’Ue dove veniva trattato.

La Corte dei Conti Europea sottolinea l’incapacità dell’Unione di gestire internamente i rifiuti.

Già a luglio la Corte dei Conti aveva rilevato la lentezza europea verso una transizione green legata all’economia circolare deputata a preservare il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse riducendo al contempo al minimo i rifiuti.

La Corte aveva raccomandato a luglio alla Commissione di analizzare i motivi che avevano condotto allo scarso utilizzo, da parte degli Stati membri, dei finanziamenti Ue per la progettazione circolare e valutare come incentivarla ulteriormente, nonché migliorare il monitoraggio della transizione degli Stati membri verso l’economia circolare.

La Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha adottato, con 56 voti a favore, 23 contrari e 5 astensioni, la proposta di regolamento che mira a ridurre tutti gli imballaggi considerati inutili e i rifiuti prodotti in Europa.
 
Fra un mese la proposta sul PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation) passerà al vaglio della votazione dell’Assemblea plenaria per poi iniziare i negoziati finali con il Consiglio Ue.

All’Italia, fra i primi posti per capacità di di riciclo, spaventa un nuovo cambio di regole che rischiano – secondo le organizzazioni che vanno dalla Coldiretti alla Confagricoltura, da Conapi alla Confindustria – di portare svantaggi a commercio a tal punto da mettere in gioco il 30 per cento del Pil. Forte l’opposizione al nuovo regolamento da parte del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.


Obiettivo del nuovo regolamento è quello di ridurre rifiuti per gli imballaggi in plastica del 10% entro il 2030, 15% entro il 2035 e del 20% entro il 2040.