ISMEA18 Ottobre 2023 10:12

Rapporto Ismea, Zaganelli: la filiera agroalimentare vale 64 miliardi per il 3,7% del Pil e si conferma settore strategico

“Il rapporto Ismea descrive l’andamento della filiera agroalimentare dell’ultimo decennio, con un particolare focus sul triennio 2020-2022. Il valore aggiunto agroalimentare in senso stretto è di 64 miliardi, il 3,7% del Pil, ma se si aggiungono anche i settori a valle si arriva a 124 miliardi, 7,7% del Pil e superiamo il 15% se calcoliamo anche servizi e logistica: un settore strategico”.

Così Maria Chiara Zaganelli, direttrice generale Ismea, in occasione della presentazione del Rapporto Ismea 2023 organizzata a Roma.

“Parliamo di 800 mila imprese attive e 1.380mila occupati, oltre il 5% del totale italiano. Le esportazioni, nel 2022, sono salite a oltre 60 miliardi di prodotti alimentari, oltre il 10% dell’export, ma anche sul fronte della domanda il settore è strategico, con 265 miliardi di spesa delle famiglie italiane, il 23% del totale.

Ma cosa sta accadendo nel 2023? Il contesto geopolitico è incerto e le previsioni dell’andamento dell’economia mondiale sono stati rivisti a ribasso, con la guerra in Ucraina e nel Medio Oriente, che potrebbero portare a una esplosione dei prezzi. L’Europa fatica a collaborare su alcune questione, come quella dei migranti, ma c’è anche la questione climatica. Questi sono gli elementi che pesano sull’andamento, ma non mancano segnali positivi.

Sul fronte agricolo l’andamento del clima influenza il valore aggiunto, con delle flessioni nel secondo trimestre 2023  con l’industria alimentare in rallentamento, -2,1%. L’inflazione rimane a colpire i beni alimentari, ma rimane sotto la media UE. Il picco, +12,3%, si è registrato nel marzo 2023, mentre la spesa alimentare domestica cresce con un +10%. Le flessioni sono nei volumi, per tutti i prodotti.

Nelle esportazioni, nei primi 7 mesi del 2023, sono cresciute del 7%, si tratta di una crescita trainata dei prezzi, ma maggiore rispetto al resto dell’export. Gli investimenti sono cresciuti del 3,2% nei primi 6 mesi”.