“Voglio ringraziare i rappresentanti delle 32 associazioni qui presenti che rappresentanti milioni di imprese italiane, dalle imprese agricole a quelle artigianali dal mondo della cooperativa alla piccola e media impresa, dai produttori sino a coloro che sono più vicini ai consumatori e che per primi hanno avvertito questa esigenza, cioè gli esercenti, i commercianti la Gdo. Da lì abbiamo iniziato”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso nel corso della presentazione della firma a Palazzo Chigi del Patto anti-inflazione. “Il fatto che oggi si presenti insieme, l’intero sistema Italia è credo un modello che dobbiamo perseguire in ogni contesto ed la forza che l’Italia che anche gli altri attori europei avvertono”.
“Il trimestre anti-inflazione inizierà domenica 1 ottobre con il carrello tricolore con beni alimentare ma anche di largo consumo come prodotti per la casa, per l’igiene personale, per l’infanzia. Infatti lo sottoscrivono anche i rappresentanti delle farmacie e delle para-farmacie. Altrettanto importante nel contrastare l’inflazione sui beni di maggiore necessità. Ebbene è un passo importante e decisivo su un obiettivo che il governo si è dato fin dall’inizio della legislatura – ha proseguito Urso -. L’inflazione si è ridotta alla metà rispetto a quella che abbiamo ereditato, in Italia più di quanto si sia ridotta nell’Ue e in Francia e Germania”.
“È importante che inizi domenica e che preveda l’intero periodo natalizio – ha aggiunto il ministro -. Da lì inizierà un percorso con un tavolo permanente presso il ministero. Nel ringraziarvi per lo sforzo corale per la prima volta la squadra italiana gioca insieme nella stessa direzione con tutte le sue componenti, credo non fosse mai successo in maniera così corale e coesa, è questo il modo per rilanciare i consumi e sostenere la produzione. Ma credo dobbiamo affrontare in maniera strategica le tante problematiche che abbiamo ereditato e il tavolo che faremo insieme in maniera continuativa nel nostro dicastero è il metodo che abbiamo scelto, quello del consenso e della compartecipazione a fronte di altri che avevano voluto rottamare la rappresentanza sociale”, ha concluso Urso.
