“Il progetto parte da un’esigenza molto concreta: il nostro Paese è 16.ª in Europa per livello di innovazione. Abbiamo tra i più bassi livelli di spesa per ricerca e sviluppo. Siamo ben oltre, ben al di sotto della media europea e a distanze siderali rispetto agli altri competitor internazionali. Per questo motivo il trasferimento tecnologico nel nostro Paese non funziona: da qui nasce l’idea di costruire un progetto di matching tra le esigenze delle imprese e il mondo della ricerca.”
Così a Pmi News Antonio Romeo (DINTEC) a margine della presentazione del progetto MIR – Matching Impresa e Ricerca Pubblica – sviluppato congiuntamente da CNR e Unioncamere e a cui ha aderito da subito anche l’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).
“Questo è un progetto che è partito con il CNR e con l’ENEA e che ora vedrà tra i prossimi partner in adesione, altri grossi enti di ricerca. L’idea è quella di mettere insieme i fabbisogni e le esigenze delle imprese, in molti casi di difficile raccolta e selezione. E per fare questo utilizziamo la rete dei nostri punti impresa digitali con dall’altro lato i ricercatori, cioè coloro che fanno attività di pubblicazioni di brevetti e di innovazione. Per le imprese è fondamentale trovare un interlocutore per la risoluzione di problematiche, soprattutto se si tratta di micro, piccole o di medie imprese, si ha difficoltà a trovare una traduzione di queste difficoltà. Dall’altro lato, per il mondo della ricerca questo progetto è estremamente importante perché potrà, sulla base proprio delle esigenze raccolte delle imprese, orientare i processi di scelta nella definizione della programmazione della ricerca”.