Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-01043
presentato da
PAGANO Ubaldo
testo di
Martedì 23 maggio 2023, seduta n. 107
UBALDO PAGANO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
a fronte dell’accordo tra ArcelorMittal e Invitalia del 10 dicembre 2020, lo Stato ha fatto ingresso nella società produttrice di acciaio che conta tra i suoi stabilimenti anche quello ex Ilva di Taranto;
ad oggi, lo stabilimento Acciaierie d’Italia di Taranto conta circa 8200 dipendenti di cui, a causa della produzione attualmente ridotta, circa 3000 in cassa integrazione a rotazione;
da quanto si apprende da organi di stampa, l’azienda avrebbe comunicato l’aumento della cassa integrazione, malgrado il riavvio dell’altoforno 2, che avrebbe dovuto giustificare una riduzione del ricorso agli ammortizzatori sociali;
in particolare, fonti sindacali riferiscono che gli impiegati degli staff e gli addetti alle manutenzioni sono passati, nell’arco della settimana, da un giorno a due di cassa e che nel magazzino generale per gli operai la cassa è stata aumentata a più di 2 giorni. Inoltre, risulta aumentata la cassa anche a capisquadra, tecnici e operai delle manutenzioni acciaierie 1 e 2 e Gestione rottami ferrosi, nonché agli addetti ai servizi sicurezza, personale, amministrazione, logistica e per gli impiegati dell’area energia;
molti di questi dipendenti svolgono importanti funzioni nell’ambito dei lavori di ambientalizzazione, i quali sarebbero oggetto di un preoccupante rallentamento se la notizia dell’aumento della Cigs dovesse trovare conferma;
tali decisioni, come peraltro sottolineato dalle rappresentanze sindacali, complicano la risoluzione della vertenza che interessa il futuro occupazionale dei dipendenti dell’ex Ilva –:
se intenda confermare o smentire la notizia riportata in premessa concernente un aumento della cassa integrazione per i lavoratori dell’ex Ilva di Taranto;
se non ritenga che tale decisione, se confermata, possa causare un grave rallentamento degli indispensabili e urgenti lavori di ambientalizzazione.
(4-01043)