News19 Maggio 2023 14:08

Made in Italy, Lollobrigida: puntiamo all’apertura di nuovi mercati, noi superpotenza della qualità. VIDEOINTERVISTA

“Evidentemente anche il settore agricolo ha subito danni da ciò che è avvenuto in Emilia Romagna, ma adesso dobbiamo pensare – come stanno facendo quelli impegnati direttamente, a partire dai volontari, dalla Protezione civile, i nostri militari, le forze dell’ordine – di aiutare le persone a uscire da una criticità che perdura anche in queste ore. Il maltempo è tornato e quindi le preoccupazioni aumentano. Bisogna quindi pensare prima alle vite, poi alle cose e quindi alle imprese per rilanciarle, per sostenerle dal punto di vista economico ma anche psicologico. Non è solo questione di risarcire i danni che hanno avuto, che sono incalcolabili nel vero senso del termine, perché non possono essere calcolati prima della fine dell’emergenza, ma anche di convincere le persone a continuare, perché di fronte a queste cose c’è chi è tentato di lasciare l’attività, specie nel settore di attività agricola e di allevamento in cui a volte devi davvero ricominciare da zero”.

Così Francesco Lollobrigida, Ministro Masaf, in occasione dell’evento di lancio de “Le Giornate del Made in Italy Digitale”, organizzato alla Farnesina, sede del Ministero degli esteri.

“È indubbio. È la percezione che ci viene conferita e comunicata ogniqualvolta giriamo il mondo a promuovere i nostri prodotti. E questo lo fanno anche le nostre imprese. Noi per fortuna oggi abbiamo un ministro degli Esteri come Antonio Tajani che anche a livello internazionale sta sostenendo quelle azioni sinergiche che possono permettere alle nostre imprese di difendere il proprio export anche dalle aggressioni, che spesso esistono, di prodotti che ci imitano e che non hanno nulla a che vedere con le nostre produzioni e le nostre trasformazioni. Noi puntiamo anche all’apertura di nuovi mercati perché il nostro export è già importante ma possiamo fare molto di più. Dobbiamo fare sistema, questo è molto importante.

Già adesso per la verità, almeno per quanto riguarda l’agroalimentare, noi abbiamo un accordo con Amazon, con Agri Hub e con le piattaforme più importanti per garantire che non finiscano in vendita prodotti che dicono il falso o che rappresentano qualcosa di diverso e sono venduti come italiani. Lo si fa in collaborazione con la piattaforma, con il nostro Ispettorato della repressione frodi, molto attivo in questo. Da una parte garantisce un vantaggio per le piattaforme perché restano credibili, e dall’altro ovviamente garantisce un grande vantaggio per il sistema delle nostre imprese perché non si utilizzano questi modi di vendere che sono molto importanti nel mercato violando quello che è un codice comportamentale che nei negozi riusciamo già a garantire.

Ovviamente non abbiamo alcun interesse a diventare una superpotenza militare, non abbiamo possibilità di riprenderci il ruolo che avevamo come superpotenza industriale per tante ragioni che non sto qui a commentare. Siamo ancora una superpotenza della qualità. Che ovviamente nel sistema dell’agroalimentare si denota anche dal numero delle nostre produzioni tipiche, dei nostri Igp, dei nostri Dop. Anche questi sono oggetto di aggressione. Noi dobbiamo stare anche attenti alla nostra comunicazione, che è anche un po’ diversa dalle altre nazioni, nelle quali si tende a spiegare bene che i casi di irregolarità, per esempio, sono sempre attribuibili al singolo soggetto, mentre noi spesso enfatizziamo le cose negative. Dovremmo concentrarci invece a enfatizzare quello che poi ci viene riconosciuto, che è l’elemento della qualità, che deriva dalla nostra cultura, dalla nostra tradizione e porta benessere da una parte alle nostre imprese ma porta anche benessere ai cittadini dell’intero pianeta, che possono anche in termini fisici somigliarci di più perché la nazione Italia, il popolo italiano fisicamente sta bene e lo dimostrano i livelli di longevità della nostra popolazione”, conclude il ministro.