News17 Maggio 2023 12:46

Energia, interrogazione Peluffo (PD): su meccanismo gas release

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00864

presentato da

PELUFFO Vinicio Giuseppe Guido

testo di

Martedì 16 maggio 2023, seduta n. 103

  PELUFFODI BIASEDE MICHELIGNASSI e ORLANDO. — Al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

la crisi energetica e la conseguente volatilità dei prezzi acuitasi con la guerra in Ucraina hanno creato grosse difficoltà al mondo industriale: si è trattato principalmente di una «crisi del gas», sia lato prezzi che lato sicurezza di approvvigionamento che si è rapidamente trasferita sul prezzo dell’energia elettrica in Italia, facendo ulteriormente lievitare i costi energetici delle imprese industriali. Le imprese ad elevato utilizzo di gas naturale, in mancanza di alternative tecnologiche disponibili, hanno avvertito in maniera più significativa queste difficoltà;

per ridurre la dipendenza dal gas russo, già nella scorsa legislatura sono state adottate norme per favorire una crescita della produzione nazionale di gas e la sua destinazione, per gli anni dal 2022 al 2031, a clienti finali industriali a forte consumo di gas, anche in forma aggregata tra loro (cosiddetti «gasivori»): il cosiddetto «Gas release» che prevede che il gas prodotto da titolari di concessioni di coltivazione nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale nazionale sia acquistato – sulla base di contratti di acquisto di lungo termine – dal GSE, il quale, a sua volta, offre, allo stesso prezzo di acquisto, i diritti sul gas così acquisiti ai clienti finali industriali a forte consumo di gas (cosiddetti «energivori»);

è dunque strategica l’attuazione del «gas release», per la quale sarebbe necessario rivedere il meccanismo di prezzo, stante il fatto che la norma è ancora da realizzare, con scenari di prezzo cambiati numerose volte ed in modo significativo: con un prezzo del gas inferiore a 50 euro/MWh, il valore previsto dall’articolo 4 del decreto-legge Aiuti-quater (tra 50 e 100 euro/MWh) è fuori mercato e andrebbe necessariamente adeguato al ribasso visto che i costi di produzione siano notevolmente più bassi, circa 10 euro/MWh;

inoltre, le imprese oggi possono assicurarsi una fornitura «future», non per una quota del proprio consumo (come nel caso della gas release), ma per il quantitativo totale di gas consumato al prezzo di 50 euro/MWh, ovvero a quello minimo previsto oggi dalla gas release: nessuna impresa troverà conveniente legarsi ad un contratto a lungo termine che è oggi meno interessante di una semplice operazione di acquisto «a termine»;

sarebbe quindi necessario rivedere il tetto di prezzo, posizionandolo ad un valore prossimo ai 10 euro/MWh del costo di estrazione –:

se il Ministro interrogato intenda adottare iniziative urgenti per rivedere al ribasso il meccanismo di formazione del prezzo del «gas release».
(5-00864)