News10 Maggio 2023 16:30

Investimenti, Fitto: Cis, rafforzeremo attività a supporto dei beneficiari di contratti già sottoscritti 

“I contratti istituzionali di sviluppo costituiscono una modalità di attuazione dell’azione pubblica per investimenti volta ad accelerare l’attuazione dei tempi di realizzazione di grandi opere infrastrutturali. A partire dal 2018 ai Cis è stato attribuito il valore di uno strumento di programmazione che si è sovrapposto a quelli già previsti, programmi operativi nazionali e programmi di sviluppo e coesione. Dunque nel corso degli anni è venuto meno la funzione e la strategicità dei Cis che sono divenuti uno strumento mediante il quale erogare poche centinaia di milioni di euro a favore di interventi di piccole o modeste dimensioni. Inoltre il mutamento di funzione dei Cis ha impedito di utilizzare lo strumento per accelerare la realizzazione di interventi finanziati con le risorse delle politiche di coesione.”

Così il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto nel corso del question time alla Camera su Mezzogiorno e sviluppo, sblocco dei fondi europei. 

“In sostanza si è deciso di assegnare le residue risorse non ancora programmate pur in assenza di una specifica progettualità, piuttosto che assumere iniziative finalizzate a sbloccare interventi finanziati e in alcun modo avviati. Infatti i 15 Cis territoriali attualmente sottoscritti a fronte di 3 mld di euro di risorse presentano un livello di spesa del 16,26%, in linea col livello di spesa dei fondi di sviluppo e coesione 2014-2020. 

In merito alle iniziative che si intende assumere in materia di Cis, l’intenzione del governo è di rafforzare l’attività a supporto dei beneficiari di contratti già sottoscritti al fine di realizzare concretamente tutti gli interventi finanziati e assicurare l’effettivo impiego di tutte le risorse ad essi assegnati. Vogliamo rilanciare il Cis anche mediante l’aggiornamento della sua disciplina nell’ambito delle iniziative assunte dal governo, a partire dal decreto legge 13 del 2023 per rendere più efficiente e razionale la programmazione e la gestione delle risorse relative alla realizzazione dei progetti per la coesione territoriale.